ARKAN – Hilal

Pubblicato il 13/06/2008 da
voto
7.0
  • Band: ARKAN
  • Durata: 01:02:07
  • Disponibile dal: 16/06/2008
  • Etichetta:
  • Season Of Mist
  • Distributore: Audioglobe

Spotify:

Apple Music:

Peccato che “Sahara” ed “El Norra Alila” siano stati pubblicati quasi quindici anni fa; e peccato anche che il clamoroso exploit di “Mabool” sia già datato 2004, quattro anni or sono. Altrimenti – con buona pace dei maestri israeliani Orphaned Land, autori dei dischi succitati – i qui presenti Arkan avrebbero davvero fatto incetta di approvazioni e titoloni un po’ ovunque. La ricetta proposta da questi cinque franco-nordafricani – Francia, Marocco e Algeria le nazioni coinvolte in questo progetto – prende sapore dagli stessi ingredienti-base già usati da Kobi Farhi e compagni: death metal, folk arabico, spirito progressive. Ad un ascolto superficiale e disattento di “Hilal”, si potrebbe subito dire che gli Arkan siano i fratelli minori, rozzi e ribelli degli Orphaned Land: in fondo le similitudini sono parecchie, soprattutto quando è il solo folk medio-orientale a farla da padrone (“Lamma Bada”, “Athaoura”, i ripetuti stacchi acustici negli altri pezzi), sempre condito da gorgheggi femminili, arpeggi ondeggianti e percussioni delicate. Se però andiamo ad analizzare più a fondo il songwriting del gruppo, si notano facilmente alcune divergenze dal consolidato suono della Terra Orfana: l’uso preponderante dell’ottimo growl di Florent Jannier, a discapito di clean vocals sufficienti ma troppo cantilenanti e certo migliorabili; un riffing relativamente poco ispirato alla cultura araba o maghrebina, bensì stolidamente ancorato a radici metal, passando dal brutal al death-doom, dal techno-thrash al groove tooliano; un’alta dose di classe e raffinatezza presente ma non ancora espressa con piena compiutezza; un’oscurità ed una penombra di fondo che permettono a cupezza ed oppressione di risaltare. Praticamente come se Nile (ascoltate i primi trenta secondi di “Chaos Cypher”, vi sembrerà di tornare “In Their Darkened Shrines”), Tool e Swallow The Sun si fondessero agli Orphaned Land per dar vita ad una formazione dalle mille facce e dalle mille risorse. Agli Arkan mancano ancora la tenuta sulla lunga distanza – la seconda parte del lavoro è piuttosto pesante – ed un paio di pizzichi di fantasia ed ispirazione in più per poter entrare direttamente nel gotha dei Grandi. Ottime alcune tracce, soprattutto ad inizio tracklist, “Lords Decline”, “Tied Fates” e “Mistress Of The Damned Souls” su tutte, poi un chiaro calo fisiologico, pur non scadendo mai nell’insufficienza. Insomma, un debutto, questo “Hilal”, che propone un combo del tutto interessante, ma che può e deve far sentire maggiormente la sua unicità. Forse il sette pieno è un po’ severo e i ragazzi meriterebbero qualcosina oltre, ma in tutta sincerità speravamo che gli Arkan ci potessero far divertire ed emozionare maggiormente. Hot Album mancato di un pelo.

TRACKLIST

  1. Groans Of The Abyss
  2. Lords Decline
  3. Mistress Of The Damned Souls
  4. Lamma Bada - Under The Spell Of Haughtiness
  5. Tied Fates
  6. The Seven Gates
  7. Athaoura - Shaped By The Hands Of Gods
  8. Chaos Cypher
  9. Defying The Idols
  10. El Houdou
  11. Native Order
  12. Amaloun Jadid
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.