6.5
- Band: ARKHON INFAUSTUS
- Durata: 00:41:38
- Disponibile dal: 30/09/2004
- Etichetta:
- Osmose Productions
- Distributore: Audioglobe
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Sembra quasi che sia l’Osmose Productions a influenzare, con l’andar del tempo, lo stile musicale dei propri gruppi. Gli Arkhon Infaustus sono sempre stati un gruppo grezzo che ha da subito badato al sodo, ma di strada dal debut “Hell Injection” a questa terza release intitolata “Perdition Insanabilis” ne passa parecchia. Da un primordiale siamo passati ad un classico cd ‘made Osmose’, un incrocio bastardo di tutti i generi estremi esistenti. C’è brutalità, tecnica death, gelo e velocità black metal: tutto insomma! Il secondo album della band era stato un mezzo passo falso e aveva disorientato gli ascoltatori che da un album black metal si ritrovavano uno death oriented. Ora la metamorfosi è completa e guardando al passato si capisce meglio l’evoluzione che hanno subito gli Arkhon Infausts. A differenza di altri compagni d’etichetta la band transalpina gode qui di una produzione molto gelida e ben impostata, in più il livello tecnico della band è cresciuto notevolmente e questo è una base sulla quale gli Arkhon Infaustus sembrano voler puntare forte. Le strutture delle canzoni sono quasi non-sense, ma in fin dei conti tutto sembra far quadrare il cerchio, o quasi. L’album è discreto pur presentando degli alti e bassi e non potendo disporre di un vero brano simbolo, ma quello che piacerà di più ai seguaci della band e a molti altri è la natura adatta a far parte della scuderia Osmose, una casa discografica che come poche ha timbrato le proprie uscite con un marchio incandescente. Sempre e comunque extreme metal.