ARMORY – The Search

Pubblicato il 17/07/2018 da
voto
8.0
  • Band: ARMORY
  • Durata: 00:40:49
  • Disponibile dal: 13/07/2018
  • Etichetta:
  • High Roller Records

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Le navicelle hanno di nuovo preso il volo per l’iperspazio. Ci sono mondi ignoti da conquistare, possibilmente svuotando l’arsenale militare a disposizione dei terrestri, che da qualche parte dovranno pur sfogare quel sostanzioso carico di aggressività che si portano addosso. “The Search” rappresenta la logica prosecuzione di quella folle corsa pirotecnica che fu due anni fa “World Peace… Cosmic War”. Fattisi notare – eufemismo, ci sono esplosi in faccia – per una serie di anthem omicida dove lo speed metal costituiva il perno centrale e i denti dell’ingranaggio erano formati da oltraggiose dosi di thrash, classic e hair metal, gli Armory nel loro secondo full-length hanno potenziato il motore, affinato la tecnica e cercato di spingere le velocità oltre l’immaginabile. Nessun freno, nessun calcolo, solo un assemblaggio dei migliori stilemi del metal ottantiano messi a girare a settantotto giri, sperando di fare più danni possibile. Il comune denominatore della foga guida l’azione del quintetto: assatanato, incontrollato, trancia di netto le aperture lievemente più ariose del predecessore, in favore di andamenti costantemente esagitati.
Primi Helloween ed Iron Maiden, Helstar e Vicious Rumors, lo speed metal teutonico e le scorribande intergalattiche degli Agent Steel sono i punti di riferimento variabili di un lotto di tracce che non concede tregua alcuna. Pur non ricorrendo a soluzioni cerebrali, l’intricatezza dei riff e degli stacchi ritmici segna un salto in avanti in termini di difficoltà esecutiva: alcuni passaggi sono funambolici e si incastonano perfettamente in un susseguirsi di sezioni incalzanti, in bilico sull’orlo del caos. A tirare le fila del discorso e a mettere subito pressione ci pensa un lavoro di chitarra efferato, quanto di più micidiale ci possa essere in un contesto orbitante attorno al metal classico; lo strabordare verso il thrash è evidente, ma il tocco melodico mitiga le parentesi più irruente, equilibrando la ‘pericolosa’ tendenza dei brani a saltare per aria in una babele di note. Roba per cuori forti, stimolati da un moto percussivo raro da apprezzare fuori dal metal estremo.
L’omogeneità di fondo è di fatto l’unico ostacolo al godimento di “The Search”, che parte forte con la title track e “Hyperion” e si mantiene su livelli altisonanti fino alla fine, trovando almeno altri due sensazionali highlight durante il suo percorso. Il primo è “Heavy Metal Impact”, che ha dalla sua l’attacco più bello del disco e un chorus che più ‘da defender’ di così non si potrebbe; il secondo è “Hisingen Warriors”, crediamo un autoelogio dei musicisti a se stessi, investitisi con giusto diritto del ruolo di profeti dell’heavy metal nel nuovo millennio. Vanno bene le evoluzioni, le sperimentazioni, le novità, ma c’è bisogno anche di chi aggiorni la tradizione con impeto, freschezza e doti strumentali fuori dalla norma: gli Armory hanno tutto questo, impossibile ignorarli.

TRACKLIST

  1. The Search
  2. Hyperion
  3. Rise Above
  4. Star Voyage
  5. Vault Seven
  6. Bringer of Light
  7. Heavy Metal Impact
  8. The Twin Suns of Solaris
  9. Utomjordisk dominans
  10. Polymorphic Intruders
  11. Hisingen Warriors
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