ÁRSTÍÐIR LÍFSINS – Hermalausaz

Pubblicato il 21/12/2023 da
voto
7.5

Spotify non ancora disponibile

Apple Music:

La musica degli Árstíðir lífsins è un prodotto da consumarsi lento. Freddo, ovviamente, come la terra islandese di cui celebra la storia. Ma soprattutto lento: gli Árstíðir lífsins chiedono, infatti, la nostra totale disponibilità ad ascoltare davvero, fermandoci e lasciando che siano loro a parlare, per tutto il tempo che riterranno necessario.
È un modo di approcciarsi alla musica fuori dal tempo (sicuramente fuori dal nostro, di tempo), ma del resto la loro proposta è tutta tesa a dare sonorità ad atmosfere inattuali, quasi a voler eternizzare un passato ricostruito tanto con rigore accademico, quanto attraverso la sublimazione in una dimensione mitica. Passato, quello dell’Islanda norrena, che è protagonista anche della loro ultima fatica, l’EP “Hermalausaz”.
In attesa del nuovo full-length (inizialmente annunciato per il 2023), gli Árstíðir lífsins ci regalano una prova sulla media distanza, almeno per i loro standard piuttosto ampi: quasi tre quarti d’ora di musica, articolati su due tracce dalla sfidante durata di oltre venti minuti ciascuna. I nostri non sono nuovi a questo tipo di composizioni e più che di brani, a nostro parere, sarebbe quasi meglio parlare di ‘atti’, vista la struttura articolata dei pezzi e la loro forte carica evocativa. Oggetto della pièce, il maleficio (hermalausaz, appunto) inciso sulla pietra runica di Stenthoften, risalente al VII secolo. Di più non possiamo dire, dal momento che il cantato è, come di consueto, in proto-norreno.
Ciò che questi ‘atti’ hanno in comune è un’impostazione che può essere definita, senza timore di esagerare, ‘progressive’. Ciascuna parte evolve dal folk, al pagan, al black metal senza soluzione di continuità, accompagnando l’ascoltatore attraverso un lungo viaggio tra scenari che fluiscono agevolmente l’uno nell’altro. Leggermente diverse, invece, sono le atmosfere: “Ýrr” rappresenta, in qualche modo, la metà più malinconica del platter, che si esprime attingendo generosamente a suggestioni doom, folk e viking, e ricamando parentesi di solenne inquietudine con interventi acustici, cori scurissimi e le note di un violino dolente.
Già in questa prima sezione non si lesina sugli energici interventi black, che esplodono però con maggiore aggressività nella successiva “Þistill”, seconda lunghissima cavalcata attraverso le lande di un’Islanda arcaica, crepuscolare, ammantata di magia e di mistero. Chi già conosce la band ritroverà in questo lavoro gli elementi che quasi certamente ama: un riffing elegante in tutte le sue manifestazioni; una voce profonda e quasi recitativa nelle parti pulite, ma anche ferocissima nello screaming; brani che tratteggiano con grave solennità scene epiche e rituali. Il tutto immerso in un sound scuro e in qualche modo avvolgente, che smussa con grazia anche le affilate spigolosità degli exploit black.
È possibile che “Hermalausaz” rimanga una pubblicazione ‘minore’ nella discografia degli Árstíðir lífsins, ma la cura e la raffinatezza con cui è stato cesellato, quasi fosse l’intreccio di un’incisione nordica nella pietra, ne fa un piccolo gioiello che emana un’aura di aristocrazia primordiale. Da non perdere se si amano le sonorità e le atmosfere di gruppi come Enslaved, Primordial, Wardruna ed Heilung, che trovano qui una sorta di originale sintesi.

TRACKLIST

  1. Ýrr
  2. Þistill
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.