AS I LAY DYING – Frail Words Collapse

Pubblicato il 16/06/2003 da
voto
7.5
  • Band: AS I LAY DYING
  • Durata:
  • Disponibile dal: 16/06/2003
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records
  • Distributore: Audioglobe

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Sull’onda del successo di band come Killswitch Engage o From Autumn To Ashes (due dei complessi più intelligenti ed abili nel fondere radici hardcore e sonorità tipicamente metal) ecco che arriva la nuova scoperta della Metal Blade: gli As I Lay Dying, quintetto statunitense che ha già raccolto consensi incoraggianti con il proprio debut album, uscito un paio di anni fa su una piccola label indipendente. A metà strada tra metal e spunti hardcore/metal-core, con influenze che incorporano soprattutto band come In Flames, Zao e Meshuggah, gli As I Lay Dying si rivelano una band molto interessante, con grandi potenzialità e con un una maestria nel comporre già decisamente invidiabile. Ha molto colpito la bravura dei nostri nell’assemblare canzoni concise e dirette, ma multisfaccettate, che racchiudono sempre una vasta varietà di elementi. Si viene infatti sbalzati da scariche hardcoreggianti a parti cadenzate vagamente meshugghiane, da stacchi acustici e aperture elegiache alla Zao a riff e solismi ispirati agli In Flames di qualche tempo fa. Per quest’ultimo caso è da segnalare l’ottimo gusto della band per le melodie, spesso malinconiche, ma anche estremamente trascinanti, senz’altro l’elemento di maggior spicco nell’economia del sound dei nostri. Nell’ascolto di “Frail Words Collapse” sono infatti le melodie a colpire prima di ogni altra cosa: queste ultime si dimostrano quasi sempre la vera marcia in più di composizioni che, pur brevi e dinamiche, non sono, come dicevamo, propriamente lineari. Si fa una certa fatica a trovare grossi difetti in questo lavoro: forse due o tre brani potevano essere esclusi dalla selezione finale per via di un assemblaggio di riff un poco sconclusionato, ma il resto del materiale, la produzione e l’artwork si assestano su una più che solida sufficienza e, anzi, lasciano davvero ben sperare per il futuro di questa band che, pur non essendo ancora personalissima, ha già da ora delle ottime carte da giocare. Chissà cosa combineranno in futuro… intanto vi invitiamo ad ascoltare questo disco, senz’altro molto godibile e divertente.

TRACKLIST

  1. 94 Hours
  2. Falling Upon Deaf Ears
  3. Forever
  4. Collision
  5. Distance Is Darkness
  6. Behind Me Lies Another Fallen Soldier
  7. Undefined
  8. A Thousand Steps
  9. The Beginning
  10. Song 10
  11. The Pain Of Separation
  12. Elegy
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