7.5
- Band: AS I LAY DYING
- Durata: 00:43:30
- Disponibile dal: 20/06/2005
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
A due anni di distanza dall’uscita del precedente parto discografico, ecco tornare una delle band che ultimamente più si sono messe in vista nel cosiddetto movimento metal-core. Stiamo parlando degli As I Lay Dying, formazione statunitense che solo in patria è riuscita a vendere circa centoventimila copia del suo penultimo disco, un’opera più che riuscita che ha permesso ai nostri di calcare i palchi accanto ad act di prestigio come In Flames e Killswitch Engage. Tanta attività live deve aver fatto bene alla band, in quanto il nuovo “Shadows Are Security” ce la ripresenta sicuramente più matura, esperta, migliorata sotto il profilo tecnico e con le idee più chiare su quale sia la strada musicale da percorrere. Se “Frail Words Collapse” era infatti una raccolta di brani tutto sommato buoni ma forse eccessivamente eterogenei (a tratti sembrava di ascoltare i Meshuggah o gli Zao, in altri degli In Flames più arrabbiati che mai!), “Shadows Are Security” ci propone invece una tracklist ben più compatta e coerente, sempre influenzata in egual misura da thrash, melodic death metal e metal-core, ma mai caotica o eccessivamente pretenziosa. Ovviamente la musica degli As I Lay Dying può ricordare a volte quella di altri gruppi della scena metal-core, ma bisogna dire che i nostri stanno pian piano trovando uno stile personale: come infatti non notare, ad esempio, che il gruppo di San Diego non utilizza quasi mai i soliti triti e prevedibili ritornelli melodici? O che molti dei riff qui contenuti sono tra i più tecnici che la band abbia mai composto, spesso ben lontani dall’essere oltremodo catchy e zuccherosi? E, infine, che dire di composizioni vagamente sperimentali e tutt’altro che ‘metal-core’ quali “Repeating Yesterday” e “Illusions”? Nel complesso magari a chi non conosce granché il genere tutte queste cose potranno apparire poco più che inezie, però è indubbio che gli As I Lay Dying si stiano impegnando per non essere perennemente accostati alle altre migliaia di band dell’attuale panorama USA! Inoltre non bisogna per niente sottovalutare il fatto che praticamente tutte le canzoni di “Shadows Are Security”, partendo dalla magnifica triade iniziale “Meaning In Tragedy”/”Confined”/”Losing Sight”, sono varie, ispiratissime ed estremamente coinvolgenti, forti di ottime linee melodiche, di riff avvincenti e di collaborazioni ‘di lusso’ (una su tutte, quella con Daniel Weyandt dei grandi Zao sulla grandiosa “Control Is Dead”), in grado senz’altro di esaltare come non mai un fan del genere. Per chi scrive il terzo album degli As I Lay Dying rappresenta quanto di meglio la nuova scena metal-core americana abbia prodotto negli ultimi due anni: questa band probabilmente non farà la storia della nostra musica preferita, ma comunque si è resa artefice di un lavoro valido e godibile, curato e professionale sotto tutti i punti di vista (artwork a cura di Jacob Bannon dei Converge, mixaggio firmato Andy Sneap!). Una formazione, in definitiva, degna di considerazione tanto quanto i vari Killswitch Engage e Shadows Fall… oggi forse addirittura superiore ad entrambi.