7.5
- Band: ASH BORER
- Durata: 00:53:04
- Disponibile dal: 02/12/2016
- Etichetta:
- Profound Lore
- Distributore: Audioglobe
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Con questo terzo disco gli statunitensi approdano alla Profound Lore e danno vita ad un lavoro che, pur mantenendo una sicura continuità con quanto proposto fino all’EP ‘Bloodlands’, mostra alcune differenze significative. Musicalmente la proposta dei Nostri è sempre legata alle brume del black metal atmosferico di matrice americana, con inserimenti funeral doom e death. Il modo di concepire i brani però è cambiato: non più composizioni ultra dilatate e lunghissime, ma tracce (relativamente) più brevi e molto più a fuoco. Questa è l’impressione che si ha sin dall’ottima opener, che assale l’ascoltatore come una bufera di neve, e che viene via via confermata procedendo nell’ascolto. ‘Rotten Firmament’, il brano più lungo e articolato, si muove su coordinate analoghe: black che si sporca spesso di putridume death-doom, ruvido e grezzo ma allo stesso tempo melodico. Melodie ferali, è ben inteso, e qui viene l’altra parziale novità rispetto al passato: le atmosfere – complice la drastica riduzione del lato sperimentale del combo – sono più oscure e catacombali, lisergiche ed ipnotiche. Forse il cambio di etichetta non è casuale, infatti non è difficile pensare agli ultimi Ash Borer come ad una versione più estrema dei compagni di etichetta Occultation, ottima formazione occult doom. Un disco interessante, carico di suggestioni e un passo avanti rispetto ai lavori precedenti, la cui unica pecca può essere la tendenza a rimanere sempre all’interno di coordinate ben definite, infatti non ci sono grandi variazioni nella struttura dei pezzi. Nonostante questo, ‘The Irrepassable Gate’ vive di un sound personale ed è capace di creare atmosfere sia gelide e ferali (in particolare le due strumentali, ‘Lustration I’ e ‘Lustration II’) che cariche di un misticismo lontano e indefinibile.