6.5
- Band: ASHLANDS
- Durata: 00:24:48
- Disponibile dal: 30/09/2019
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Evocativi, ruvidi ed epici quanto basta, il neonato duo Ashlands si affaccia nel panorama musicale con un progetto quantomai ambizioso: raccontare, attraverso i suoni ora aspri ed ora atmosferici del black metal, il viaggio insieme materiale e spirituale attraverso terre desolate ed inospitali (‘ashlands‘, appunto) di un gruppo di viandanti. Il tema, che ci ricorda tanto Tolkien quanto anche il Libro Malazan della Caduta di Steven Eriksen, si sposa egregiamente con la musica composta dai due di Foligno (il mastermind Francesco “The Wanderer” e Gian Marco “The Vanguard”, che si occupa dei testi e dello scream): le sfuriate più nere e abrasive sono alternate o amalgamate a momenti in cui l’epicità tinta di folk silvestre e boschivo detta il ritmo (si veda il pezzo “Pyre” per capire bene quest’alternanza e commistione), dando respiro ai tre pezzi che compongono il primo EP (disponibile su Bandcamp) rilasciato dei tre annunciati per lo sviluppo del progetto, momentaneamente senza etichetta. E se è impossibile non guardare a Summoning e cugini Caladan Brood come maggiori influenze del gruppo, altrettanto vero è che gli Ashlands riescono a fondere insieme anche un amore per gli assoli di chitarra splendidamente heavy, l’epicità crepuscolare dei Bathory, le melodie di possente folk di Moonsorrow ed affini con un certo grado di personalità e gusto, risultando tutt’altro che acerbi emuli; “Amber”, momento migliore dell’EP, ne è un bell’esempio.
Un bel biglietto da visita per gli umbri: siamo quantomai curiosi di vedere dove porterà il resto del viaggio.