ASKING ALEXANDRIA – From Death To Destiny

Pubblicato il 22/08/2013 da
voto
7.5
  • Band: ASKING ALEXANDRIA
  • Durata: 00:50:52
  • Disponibile dal: 06/08/2013
  • Etichetta:
  • Sumerian Records

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Gli Asking Alexandria non hanno davvero bisogno di presentazioni: sin dal debutto sulle scene nell’ormai lontano 2009, la band si è trascinata dietro, insieme ad una enorme schiera di fan soprattutto tra i più giovani, un altrettanto cospicuo numero di detrattori, principalmente tra i puristi del genere, i quali sin dal principio rimasero perplessi e infastiditi dalla loro proposta caratterizzata da una miscela di metal estremo, ritornelli catchy ed inserti di musica elettronica. Col passare del tempo queste due fazioni sono andate consolidandosi ed aumentando di numero, andando ad intasare i forum specializzati di tutto il mondo con interminabili thread a riguardo. Tutto ciò ha, di fatto, reso Danny Wornshop & Co. una delle band più chiacchierate della scena: in soldoni, gli Asking Alexandria si amano o si odiano, le mezze misure non sembrano essere contemplate. Sono queste le non facili premesse con le quali ci accingiamo a recensire la loro terza fatica in studio, preannunciata dal singolone apripista “The Death Of Me” rilasciato qualche mese fa, il quale ci aveva lasciato ben sperare sulla bontà del prodotto finale. E, senza timore di smentite, possiamo dirvi che questi ragazzi hanno fatto centro. Ma andiamo con ordine. Ad aprire le danze ci pensa la slipknotiana “Don’t Pray For Me”, con il suo lungo intro industrial che prepara il terreno per un potentissimo midtempo metal-core che va a sfociare poi in uno dei chorus più riusciti del lotto. “Killing You” continua la strada già battuta dall’opener con dei richiami agli ultimi Bring Me The Horizon. “The Death Of Me”, come già detto, ci strappa ben più di un sorriso, a causa di un guitar work pregevolissimo e il solito ritornello irresistibile da canticchiare sotto la doccia. Con “Breaking Down The Walls” abbiamo la prima vera novità di questi Asking Alexandria del 2013: un inedito Danny Wornshop alle prese con un pulito graffiato per un pezzo dal forte groove e dal tiro travolgente, grazie anche ad un più che mai ispirato Ben Bruce. I successivi “Poison” e “Believe”, invece, risultano essere due pezzi piuttosto canonici, i quali, pur non essendo affatto malvagi, non aggiungono nulla di nuovo a quanto detto finora ma si limitano a seguire egregiamente gli stilemi del genere. “Creature” ci porta su lidi un po’ più spinti, col suo riff prepotente che vi farà molto probabilmente muovere il capo per tutto il corso dei suoi tre minuti scarsi. “White Line Fever” risulta essere un connubio particolarmente riuscito tra i Mötley Crüe e gli Atreyu di “Lead Sails Paper Anchor”. Ma è con “Moving On” che i Nostri ci stupiscono ancora: una tipica ballata rock strappa-mutande vecchio stampo, territorio all’interno del quale la band inglese non si era mai mossa prima d’ora. Il resto della tracklist non rivela particolari sorprese, mantenendo comunque sempre alto il livello qualitativo. Ad ogni modo, da segnalare “Until The End”, dato il contributo come ospite dell’ex-Killswitch Engage Howard Jones – in questa performance non al meglio della forma, se dobbiamo essere sinceri. Insomma, I ragazzi della Terra D’Albione questa volta hanno confezionato un prodotto davvero notevole. I punti morti sono quasi inesistenti e l’attenzione resta sempre alta per tutti e 50 i minuti che compongono questo full-length. I Nostri hanno ammorbidito ulteriormente il loro sound – scelta più dettata da ragioni stilistiche che commerciali, secondo noi –  andando a livellare alcune delle asperità che inficiavano i precedenti lavori, leggasi un riffing a volte poco ispirato e linee vocali un po’ troppo facilone, evolvendo la loro proposta musicale in maniera personale e, finalmente, matura. Dal precedente EP pubblicato dalla band, quel “Life Gone Wild” passato un po’ in sordina l’anno scorso abbiamo compreso dove, musicalmente, il cuore della banda realmente si trovi, con quelle due cover da loro dedicate agli Skid Row. Ed infatti, questo “From Death To Destiny” vira bruscamente verso sonorità decisamente 80’s, sia per quanto riguarda la nuova impostazione vocale di Wornshop, sia per un differente gusto nella composizione di alcuni pezzi e dei chorus. Se siete fan di un certo tipo di metal easy-listening, ma non amate rinunciare alla qualità, allora tuffatevi su quest’ultima fatica degli Asking Alexandria senza ulteriori indugi. La data di scadenza per questi ragazzi di York sembra essere ancora lontana.

TRACKLIST

  1. Don't Pray For Me
  2. Killing You
  3. The Death of Me
  4. Run Free
  5. Break Down The Walls
  6. Poison
  7. Believe
  8. Creature
  9. White Line Fever
  10. Moving On
  11. The Road
  12. Until The End
  13. The Death of Me (Rock Mix)
5 commenti
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