6.5
- Band: ASKING ALEXANDRIA
- Durata: 00:39:28
- Disponibile dal: 25/08/2023
- Etichetta:
- Better Noise Music
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Se un certo tipo di metalcore è ancora oggi oggetto di scherno da parte di buona parte del pubblico metal, parte del ‘merito’ è anche di band come gli Asking Alexandria, perfetta sintesi di tutti gli stereotipi del genere. Esploso all’epoca della cosiddetta MySpace Generation con “Stand Up And Scream” – un classico dell’electronicore, insieme ad Enter Shikari ed Attack Attack! – il quintetto inglese ha presto virato verso un ibrido di glam ed emo (il cosiddetto “glemo”, complice una passione mai nascosta per la scena glam degli anni Ottanta), per poi approdare in tempi più recenti ad un più innocuo radio-rock; il tutto inframezzato da un temporaneo split con il figliol prodigo Danny Worsnop, coinciso con il periodo più grigio della band.
Dopo tanto girotondi stilistici, con questo “Where Do We Go From Here?” il quintetto inglese sembra voler tirare una riga cercando di riprendere tutti gli elementi che li hanno portati fino a qui: ecco quindi che l’opener “Bad Blood” pompa steroidi nei chitarroni, così come la successiva “Things Could Be Different” gioca la carta dei synth e “Let Go” quella del cantato femminile; tre tracce accomunate da una produzione più heavy del recente passato, ma sempre con ritornelli tirati a lucido come i Maroon Five.
L’ammiccamento radiofonico si fa ancora più evidente in “Psycho”, un pezzo che potrebbe essere stato scritto dai Fall Out Boy, ma, per il resto, canzoni come “Dark Void”, “Nothing Left” e “Let The Dead Take Me” mantengono questa doppia anima, dove Ben Bruce e soci alzano i giri del motore ritmico mentre l’ugola poliedrica di Danny Worsnop garantisce la necessaria dose di melodia. Per variare un po’ il menù, in coda trovano posto anche una scheggia industrial punk hardcore (“Kill It With Fire”, divertente ma totalmente avulsa dal contesto), il party rock vitaminizzato di “Holding On To Something More” e il climax finale della title-track, degna chiusura di un lavoro tanto eterogeneo quanto godibile nella sua interezza per fan vecchi e nuovi.
I connazionali Bring Me The Horizon ed Architects restano due o tre spanne sopra – così come Bury Tomorrow, While She Sleeps e Bleed From Within, restando in terra d’Albione – ma dopo la parabola discendente di metà carriera, gli Asking Alexandria sembrano aver trovato la direzione giusta, almeno fino alla prossima svolta.