7.0
- Band: ATARAXY
- Durata: 00:44:11
- Disponibile dal: 28/09/2012
- Etichetta:
- Memento Mori
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Gli Ataraxy sono l’ennesima piccola rivelazione di casa Memento Mori, label che si sta imponendo all’attenzione dei seguaci dell’underground con nomi e pubblicazioni sempre più interessanti nell’odierno panorama death metal e non solo. “Revelations Of The Ethereal”, primo full-length per il quartetto spagnolo, si compone di otto tracce piuttosto dilatate, che vanno a coprire quasi 45 minuti buoni di suono ipnotico, aggressivo e decisamente heavy, valorizzato da una produzione organica ma ben definita. Lo stile è chiaramente di derivazione death e doom metal Anni ’90, ma rielaborato in una chiave tutto sommato più emotiva e/o mistica per gli standard del genere. La struttura dei brani si alterna tra episodi più diretti e concisi e altri maggiormente estesi, concepiti per adattarsi a divagazioni doom e atmosferiche. È il caso di “Ominous Putrefied Ground” o di “Ethereal Slumber”, sorta di buchi neri che, nel loro procedere circolare, incorporano svariate soluzioni melodiche e rallentamenti dai toni epici. Proprio queste lunghe composizioni sono forse quelle che rappresentano meglio lo stampo caratteriale del gruppo, nel suo esperimento di coniugare appunto sonorità possenti con una dimensione parallela eterea e visionaria. Se siete in cerca dell’ennesimo tributo ad Incantation o primi Entombed, quanto confezionato dagli Ataraxy potrebbe quindi risultarvi sgradevole; la band di Saragozza in più punti sembra infatti una sorta di versione ariosa degli Asphyx, con l’aggiunta di qualche accento di vecchio death metal finnico alla Convulse e Demigod. Chissà, forse è il sole di Saragozza a rendere la proposta dei Nostri un filo più emozionale e, per certi versi, lontana da quei tonici ultra criptici ai quali la scena old school death metal si affida sempre più spesso di questi tempi. Agli Ataraxy consigliamo magari di rendere tali spunti atmosferici un po’ più variegati, visto che a tratti abbiamo l’impressione che si rifacciano sempre allo stesso tema; per il resto, “Revelations Of The Ethereal” è certamente un buon debut album e un ideale punto di partenza per ulteriori progressi.