• Band: ATARGATIS
• Durata: 00:45:59
• Disponibile dal: //2006
• Etichetta:
• Massacre Records
• Distributore: Audioglobe

Gli Atargatis si sono formati nel 1997, e dopo tre demo approdano al debutto discografico con la sempre più confusa etichetta Massacre Records. Gothic Metal con cantato simil–lirico femminile e growl maschile è la proposta di questo “Wasteland”, e con questo vi autorizziamo a guardare tranquillamente altrove. Non se ne può più, è vero, e di questo non solo se n’è accorto il pubblico, ma anche una cerchia ristretta di grandi nomi, tra cui spiccano i validissimi Within Temptation, che per tenersi a galla hanno inserito elementi più moderni nel sound, mutuati in primis dagli odiatissimi Evanescence. Gli Atargatis invece continuano imperterriti nella strada solcata da After Forever & company, consegnandoci un album dove tastiere, chitarre ritmiche (ritmiche semplici e spesso troppo piatte) e voce lirica sembrano andare verso direzioni diverse, come dimostrano pezzi del calibro di “Selina (Widow Of The Moon)”, “Cradle Of Fern” o “My Solace”, con quei suoi insopportabili vocalizzi. La voce di Stephanie Luzie, già cantante dei similari Darkwell, risulta tediosa dopo pochi minuti, sia per l’insicura tecnica esecutiva che per il timbro, troppo nasale. Sembra che canti all’interno di un calice di cristallo! Capirete bene che non è la voce che tutti vorrebbero ascoltare per tre quarti d’ora. Degli undici pezzi (tra cui intro ed outro) si salva solo la conclusiva “Angels Crying”, dove le ritmiche si fanno più sostenute e dove la costruzione strutturale e melodica del pezzo per lo meno lascia intravedere un lavoro di stesura sufficientemente accurato. Ennesima delusione annunciata, già dalla copertina. Basta alle copertine raffiguranti la cantante del gruppo in pose tra il mistico ed il sensuale. Sempre che la vostra cantante non si chiami Amy Lee…