7.0
- Band: ATHANOR
- Durata: 00:40:00
- Disponibile dal: 01/12/2007
- Etichetta:
- Mystical Production
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Gli italiani Athanor si definiscono ‘necrotic black metal’ e l’etichetta calza loro a meraviglia. Bisognerebbe, piuttosto, rispolverare il famoso quesito su cosa si debba intendere per black metal, quello nato da venom, primi Bathory ed Hellhammer, oppure quello sviluppatosi in Norvegia grazie a Mayhem e Darkthrone. Qualcuno dirà anche che si tratta della stessa musica, ma poco importa ormai: per essere chiari fin da subito bisogna dire che gli Athanor sono fortemente radicati alla scuola degli anni ’80 quella più underground e marcia che la musica nera abbia mai partorito. Qui la lingua parlata non è il ‘true norwegian black metal’, ma un misto di atmosfere occulte esaltate da una malvagia base thrash metal a tal punto che i paragoni con i gruppi di vent’anni fa sopra menzionati calzano a pennello. Il palato di molti ormai si è abituato solamente al tipico riffing norvegese, forse perché a volte più ‘melodico’, mentre il black metal prima maniera non era di sicuro di facile digestione: malato, pungente e macabro, non lasciava di certo spazio alle melodie. Questo non significa che gli Athanor non cerchino di rendere la musica molto coinvolgente con un riffing energico e alcuni brevi assoli di chitarra capaci di creare suggestive atmosfere, ma il mood di fondo è quello tipico dell’underground più buio pieno di cariche negative infernali che lo alimentano. Bravi gli Athanor a presentare un album con la giusta produzione, davvero ‘necro’. Qui non troverete blast beat a ripetizione, ma incalzanti invocazioni del maligno che viaggiano su dinamici mid tempo. Old school black metal dunque, un esempio tanto semplice quanto efficace in questo debut album dal titolo a dir poco emblematico: “666% Necrotic Black Metal”. Di certo quella fetta di pubblico ancora ancorata alle sonorità di gruppi come Hellhammer troveranno negli Athanor pane per i loro denti.