ATHEIST – Jupiter

Pubblicato il 24/11/2010 da
voto
7.0
  • Band: ATHEIST
  • Durata: 00:32:39
  • Disponibile dal: 08/11/2010
  • Etichetta:
  • Season Of Mist
  • Distributore: Audioglobe

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A quattro anni esatti dalla prima apparizione live post-reunion, i floridiani Atheist arrivano finalmente alla pubblicazione dell’agognato quarto album in carriera: c’era grande attesa intorno alla pubblicazione di “Jupiter”, episodio che purtroppo non vede la presenza di due membri storici della formazione, Tony Choy e Rand Burkey. Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare da un nome altisonante come Atheist, “Jupiter” non prosegue la strada sperimentale intrapresa nel 1993 con la pubblicazione del discusso “Elements”: coordinate sonore spostate verso un suono più propriamente death che rende la nuova fatica più simile a “Unquestionable Presence” senza (purtroppo) arrivare a scalfirne la genialità e qualità. Immutati fortunatamente tutti gli elementi che hanno reso unica e inimitabile la proposta della band capitanata da Kelly Shaefer: la complessità delle soluzioni ritmiche, l’imprevedibilità dei pezzi, la sguaiata e caratteristica voce di Kelly rappresentano ancora la spina dorsale di composizioni come l’apripista “Second to Sun” o la mutevole “Fictitious Glide”, impreziosita da ottimi spunti solisti. Più dirette, ma non per questo meno intricate, “Fraudulent Cloth” e “Live and Live Again” che si affidano al muro sonoro eretto dalle sei corde e dalla buona varietà dei pattern messi in mostra da Steve Flynn alla batteria: non ha invece sortito gli effetti sperati l’improvvisato spostamento da chitarra al basso di Jonathan Thompson, strumentista preparato ma non assolutamente a livello dei suoi illustri precedessori Roger Patterson e Tony Choy. In più di un’occasione si sente la mancanza dell’osare qualcosa di più che avrebbe reso più interessante un pezzo forse troppo accademico come “Faux King Christ”: i trenta minuti di durata del platter passano in un batter d’occhio ma fortunatamente la relativa brevità del lavoro viene debitamente compensata dalla qualità delle composizioni, tutte largamente soddisfacenti. Le battute finali del lavoro non dimostrano segni di cedimento, come confermato dalla granitica “Tortoise the Titan” o la conclusiva “Third Person”, pezzo che coniuga in maniera intelligente il lato più aggressivo e melodico della formazione mettendo in risalto una prestazione finalmente soddisfacente di Thompson al basso. “Jupiter” è lontano dall’estroso passato della formazione ma, a ben vedere, e a così tanti anni di distanza dall’ultima pubblicazione, rappresenta un ritorno sulle scene appagante e che conferma lo stato di buona salute del quartetto: il quarto parto di casa Atheist si dimostra un lavoro di difficile assimilazione e che, ne siamo certi, non mancherà di dividere pubblico e critica. Speriamo non si tratti del classico canto del cigno: se fosse così rimarremmo senza dubbio con l’amaro in bocca.

TRACKLIST

  1. Second To Sun
  2. Fictitious Glide
  3. Fraudulent Cloth
  4. Live and Live Again
  5. Faux King Christ
  6. Tortoise the Titan
  7. When the Beast
  8. Third Person
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