7.5
- Band: AUDREY HORNE
- Durata: 00:50:33
- Disponibile dal: 01/03/2010
- Etichetta:
- Indie Recordings
- Distributore: Audioglobe
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Dopo le ottime premesse lanciate dai primi due dischi “No Hey Banda” e “Le Fol”, gli Audrey Horne portano a termine con successo il proprio processo di maturazione confezionando il disco migliore di carriera. Dal punto di vista stilistico in realtà non notiamo grosse novità nel sound della band norvegese, gli AH si appoggiano infatti nuovamente su sonorità hard rock che miscelano sapientemente vecchio e moderno. Un amalgama sonoro davvero intrigante, quello creato da Ice Dale e soci, in grado di far coesistere sensazioni vintage, in auge grazie al riffing prevalentemente ’70 (anche se non mancano riferimenti alla scena hard rock ’80) o alle tastiere divise fra funzionali tappeti e cascate di Hammond e modernismi riscontrati nel basso pulsante (la produzione è nuovamente targata Joe Barresi), nonché in alcune soluzioni vocali filtrate. Le linee vocali seguono tendenze grunge e alternative, anche per l’interpretazione del singer Toschie, in possesso di un range vocale limitato ma nel complesso efficace; rispetto alle precedenti pubblicazioni, le melodie stesse sembrano anche meglio incise e memorizzabili, conferendo ai vari brani un’identità più marcata. “Down Like Siucide”, “Blaze Of Ashes” e “Firehose” sono i picchi qualitativi di un disco sempre godibile che sfrutta anche una certa varietà atmosferica, come dimostrano la malinconica “Godspeed” e l’oscura “Darkdrive”. Gli Audrey Horne hanno dimostrato ancora una volta come si possa ripercorrere sentieri già battuti in maniera fresca e personale, aggiungendo ulteriore qualità al proprio songwriting. Imperdibile l’edizione limitata che comprende ben sei canzoni registrate in chiave acustica fra classici e inediti del repertorio dei nostri.