7.0
- Band: AUGUST BURNS RED
- Durata: 00:47:35
- Disponibile dal: /07/2009
- Etichetta:
- Solid State Records
Tornano gli August Burns Red. Tornano due anni dopo il successo di "Messengers", piccolo gioiellino metal-core che li ha fatti definitivamente esplodere negli Stati Uniti e che li portati per la prima volta all’attenzione del pubblico europeo, il quale ha successivamente potuto ammirarli on stage nel tour di supporto ai Misery Signals e in apparizioni a vari festival. Senza dubbio, nel suo genere, una delle migliori uscite del 2007, un anno in cui parecchie realtà metal-core hanno iniziato a mostrare la corda e a cedere terreno alla cosiddetta orda death-core. Ora il quintetto della Pennsylvania ci riprova con "Constellations", un album scritto e registrato nel tempo rubato ai succitati lunghi e impegnativi tour nei quali i nostri si sono imbarcati negli ultimi 24 mesi. Rispetto a "Messengers", la formula non è cambiata troppo, tuttavia non è difficile notare un lieve alleggerimento delle strutture dei pezzi, che qui abbandonano spesso e volentieri i tecnicismi e i continui cambi di tempo di una volta per avvicinarsi maggiormente al tipico concetto di canzone. Si viene prima al sodo, insomma, e anche il minutaggio dei singoli episodi è qui a dimostrarlo: gran parte dei brani si assesta infatti sotto i quattro minuti di durata. Una ricerca più assidua dell’immediatezza che, complice il solito, ampio, utilizzo di riff di matrice melodic death metal, porta di frequente gli August Burns Red a suonare molto simili agli ormai navigati As I Lay Dying. Una somiglianza a tratti un po’ ingombrante, che, soprattutto nella parte centrale, arreca un vago fastidio e porta ad annoiarsi un pochino. Ciò nonostante, almeno a livello formale, mai si ha l’impressione che la band abbia del tutto perso il filo del discorso: il disco complessivamente appare solido e l’efficacia di pezzi come "Thirty And Seven", "Existence" o "Meridian" fa tornare subito il sorriso.