8.0
- Band: AUGUST BURNS RED
- Durata: 00:48:16
- Disponibile dal: //2007
- Etichetta:
- Solid State Records
E’ un peccato che un disco così valido non sia ancora stato pubblicato ufficialmente in Europa. Pare infatti che la partnership fra la Solid State e la Century Media Records abbia cessato di esistere, almeno per ora. Un tempo eravamo soliti vedere le release più interessanti della label americana venire distribuite nel vecchio continente dal colosso tedesco, invece, a distanza di parecchi mesi dalla sua pubblicazione negli USA, ancora non vi è traccia nei negozi europei di “Messengers”, il secondo full-length degli August Burns Red. Come dicevamo, spiace, perchè questo è probabilmente uno dei migliori album metal-core usciti negli ultimi tempi. In ogni caso, per coloro che sono soliti affidarsi ai tanti mailorder online, eccoci qui a spendere qualche parola su questo bel lavoro, successore del discreto, ma ancora acerbo, “Thrill Seeker”. Prodotto magistralmente dal noto Tue Madsen (Heaven Shall Burn, Dark Tranquillity, The Haunted) – che per l’occasione ha addirittura lasciato la Danimarca e si è trasferito momentaneamente negli Stati Uniti – “Messengers” mette in mostra un gruppo che ha tutte le carte in regola per ereditare lo scettro di questo genere da gente del calibro di Unearth e As I Lay Dying. Accostabili per certi aspetti (linee vocali, impatto generale) soprattutto agli autori di “In The Eyes Of Fire”, gli August Burns Red riescono però a spiccare fra la massa di cloni che al momento infestano la scena metal-core con un songwriting elaboratissimo e ispirato, che fa leva molto spesso su strutture quasi di matrice progressive e su un tasso tecnico decisamente elevato. Non stiamo parlando di novelli Between The Buried And Me, tuttavia è innegabile che si perda quasi il conto dei cambi di tempo e dei riff che il quintetto inserisce in ogni composizione. Inoltre, bisogna dare atto ai nostri di essere abili a non perdere mai il filo del discorso tra tante variazioni, riuscendo quasi sempre a dare (grazie anche a un’attitudine marcatamente thrashy) un tocco distintivo a ogni traccia e a mantenere il minutaggio di queste ultime entro dei ragionevoli quattro/cinque minuti. Se proprio dovessimo fare un appunto alla band, allora dovremmo chiamare in causa i soliti breakdown: ogni tanto il quintetto ci calca infatti un po’ troppo la mano, tuttavia siamo spesso lontani dall’assistere a un mitragliamento senza senso. Speriamo comunque che col tempo i nostri imparino a incanalare il loro lato heavy in sezioni ancora più personali. In ogni caso, per ora, non c’è altro da segnalare sul fronte difetti: gli August Burns Red con “Messengers” hanno dato alle stampe un gioiellino di metal-core tecnico ed evoluto… un platter ricco di ottimi pezzi, che non stanca anche dopo numerosi ascolti. Visti i succitati problemi di distribuzione, c’è ora da augurarsi che non passino del tutto inosservati da queste parti, ma l’imminente tour europeo di supporto ai Misery Signals dovrebbe comunque riuscire a spostare qualche riflettore su di loro. Voi, intanto, siete stati avvertiti!