5.5
- Band: AURA
- Durata: 00:37:06
- Disponibile dal: //2004
- Etichetta:
- MKM Promotion
Prog metal con influenze power è il genere proposto dagli italianissimi Aura, all’attivo dal 1996 ed arrivati, con questo “New Life” al quarto capitolo discografico. Due demo e due promo CD (la differenza non è molta in verità), dove indubbiamente le capacità della band sono andate costantemente crescendo. I cinque pezzi del platter si attestano su un prog di derivazione Dream-Theateriana abbastanza evidente, principalmente per quanto concerne gli inserti di tastiera, influenzati talvolta da Kevin Moore e talvolta da Jordan Rudess. Quello che da subito convince poco (più in là con il minutaggio il problema si corregge) è l’intonazione della chitarra rispetto agli altri strumenti. Non sono pochi i punti dove avvertiamo veri e propri ‘battimenti’ (fenomeno di ‘scontro’ tra frequenze sonore, dato dall’incompatibilità delle stesse tra di loro). Esempio di questo è l’opener “Strategic Madness”, ed è un peccato, in quanto il pezzo sarebbe anche composto in modo esemplare (o quasi). Le influenze vistose dei succitati Dream Theater, insieme alla ricerca melodica degli Enchant e allo stacco in stile PFM ne fanno un pezzo di sicuro impatto, se non fosse per la prova del cantante/batterista Giovanni Trotta, poco sicuro e preciso. Bello il lavoro di basso nella suadente “Pray”, così come precisa la prova del drummer dietro le pelli. Attacco neoclassico e molto anni ’80 per “Faded Gray”, forse vagamente sopra le righe in alcuni dei frangenti più forzatamente pomp. Troppo ‘italiana’ “The Power To Be”, specialmente nella prima parte, che per fortuna sfocia in un intermezzo molto potente ed incisivo, per poi tornare alle classiche corse speed che ormai lasciano il tempo che trovano. Conclude “Fairy Tale”, dove il protagonista è il tastierista Francesco Di Verniere, veloce e preciso, e dotato di un tocco migliorabile ma di una certa sapienza. Carine le melodie, che sicuramente avrebbero reso con un miglior cantante. Questo infatti è l’handicap più evidente degli Aura, che avrebbero sicuramente più di una carta da giocare anche a livello internazionale. Smussate alcune asperità, la proposta dei quattro sarà sicuramente di qualità. Per ora è davvero dura sorbirsi questo mini a causa dei problemi qui sopra elencati. Rimandati a settembre.