AUSTRALASIA – Sin4tr4

Pubblicato il 15/10/2012 da
voto
7.0
  • Band: AUSTRALASIA
  • Durata: 00:22:28
  • Disponibile dal: 10/09/2012
  • Etichetta:
  • Golden Morning Sounds

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I nostrani Australasia mettono sul piatto una proposta senza dubbio degna d’interesse e particolare attenzione. Una proposta certamente di valore, perché di valore si può tranquillamente parlare ascoltando il debut album “Sin4tr4”, un riuscito ibrido tra sonorità post rock trasognanti (Sigur Ròs), e quelle ben più oscure di gruppi come i Red Sparowes, il tutto irrobustito da fulminanti aperture black metal che tanto ricordano il recente operato dei Deafheaven. Un bagaglio culturale non indifferente, quello lasciato dalle band citate, alle quali va riconosciuto di aver creato una visione del tutto personale nell’intendere la propria musica e di aver influenzato, soprattutto nel corso degli ultimi anni, decine di giovani formazioni. Da questo contesto nascono gli Australasia, formazione che, pur accomodatasi a tavola pronta, ci mette decisamente del suo in questa abbondante abbuffata di generi. I ragazzi, infatti, non si limitano semplicemente al compitino quando si tratta di ricreare le “solite” intense atmosfere, ma, anzi, buttano nel calderone tutto ciò che concerne il proprio background musicale per porlo al totale servizio della canzone, creando un continuo flusso di trame strumentali che, giocando sul rincorrersi di umori contrastanti, stupiscono per intensità e abilità nell’essere il più essenziali possibili. Grande ruolo assume il guitar work, sostituto di una voce che non c’è e capace di passare dai più rilassanti e gelidi arpeggi invernali alle rapidissime accelerazioni black metal con una naturalezza sicuramente degna di nota, aprendo a sperimentazioni semplici ma tutto sommato molto apprezzabili. Da recriminare alla band una certa discontinuità sotto il punto di vista della brillantezza: se da una parte abbiamo episodi completi e che ben rappresentano la descrizione sopra fornita – stiamo parlando di brani ottimi come “Spine”, “Scenario”e “Retina” – dall’altra troviamo manovre decisamente più “facilotte” come l’elettronica di “Apnea” o le zuccherose atmosfere di “Satellite” e “Fragile” (sì, anche le band post, sull’originalità dei nomi, mostrano a volte zero fantasia) alle quali si aggiungono una manciata di arpeggi un po’ troppo simili l’uno all’altro. Ma insomma, stiamo pur sempre parlando di poco più ventidue minuti di musica, a nostro avviso sfruttati come meglio non si poteva. Per questo il duo merita una strizzata d’occhio, tenendo però conto di alcune cose da aggiustare e di una longevità che, la prossima volta, deve aumentare ad ogni costo. Non perdiamoli di vista.

TRACKLIST

  1. Antenna
  2. Spine
  3. Apnea
  4. Scenario
  5. Satellite
  6. Retina
  7. Fragile
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