6.0
- Band: AUSTRIAN DEATH MACHINE
- Durata: 00.41.34
- Disponibile dal: 01/04/2014
- Etichetta:
- Artery Recordings
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Acquistare e supportare gli Austrian Death Machine dopo gli accadimenti che coinvolgono l’attore principale del progetto, l’ex cristiano Tim Lambesis accusato di aver assoldato un killer per uccidere la moglie, è una questione etica e morale. Tanto più quando il progetto è stato finanziato con un crowdfunding i quali compensi principali, vista la detenzione di Lambesis, non possono essere riscossi e non sono ancora giunti a destinazione. Artery Recordings, che detiene i diritti del disco, ha promesso che i proventi sarebbero stati devoluti ad un’associazione di carità, ma anche qui paiono esserci zone d’ombra non ancora spiegate… insomma, il rischio di aver finanziato i legali di un criminale affligge numerosi fan. Se proviamo a decontestualizzare e a parlare esclusivamente di musica dobbiamo dire che il terzo capitolo della saga Austrian Death Machine accontenta i fan del progetto e mantiene le premesse di brutalità. L’imitazione di Arnold non ha mai fatto ridere chi scrive, ma la proposta musicale, pur avendo dei testi idioti, è godibile. Il modern thrash del gruppo è metallico, veloce e terremotante, il reparto riff è semplice ed schietto, i ritornelli memorizzabili e d’impatto ricordano il marchio di fabbrica Cavalera e, ovviamente, gli As I Lay Dying. Considerando che sul disco hanno messo mano componenti di Death By Stereo, Devildriver, Hatebreed, Sworn Enemy, God Forbid, Bleeding Through, Heaven Shall Burn e Capharnaum non ci stupiamo della bontà del risultato finale, che è probabilmente il migliore della trilogia. Rispondete al quesito iniziale ed agite di conseguenza…
P.S.: il 6 qui sotto è da leggere come un senza voto.