8.5
- Band: AUTOPSY
- Durata: 01:53:13
- Disponibile dal: 23/02/2009
- Etichetta:
- Peaceville
- Distributore: Halidon
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E’ opinione comune e condivisibile che il primo album prettamente death della storia sia stato “Scream Bloody Gore” dei Death (che se la gioca con “Season Of The Dead” dei Necrophagia). Quel lavoro ha posto le basi per quella che in seguito sarebbe diventata una delle scena più importanti all’interno del calderone metal. Ebbene, probabilmente i più giovani non sapranno che quel lavoro è frutto dell’unione di due menti (senza nulla togliere a Rock Rozz e Kam Lee): in primis ovviamente quella di Chuck Schuldiner, coadiuvato da un tale Chris Reifert dietro le pelli. Lo stesso Reifert che di lì a poco darà alle stampe il monumentale “Severed Survival”, esordio sulla lunga distanza degli Autopsy. Correva l’anno 1989, quello di “Altars Of Madness”, “Slowly We Rot” e “Realm Of Chaos”. Oggi, per festeggiare il ventennale della pubblicazione, la Peaceville immette sul mercato la ristampa di quel debut. La label ha fatto le cose in grande, innanzitutto “pulendo” le registrazioni e donando al tutto una migliore fruibilità. Poi, come bonus, troviamo delle incisioni rare della primissima parte di carriera della band e come ciliegina sulla torta addirittura due nuovi brani composti per l’occasione! Anche il packaging è notevole, con grafica rinnovata ed affiancata a quella originale ed esclusiva intervista alla band, che ripercorre quei tempi magici nei quali il death era poco più che un’idea embrionale. Partiamo dai brani nuovi, ovverosia “Horrific Obsession” e “Feast of The Graveworm”: le due composizioni possono tranquillamente ascriversi nel classico songwriting della band, fatto di sfuriate malate e rallentamenti praticamente doom, il tutto avvolto da una patina morbosa che non è andata persa negli anni. Reifert mantiene una voce riconoscibile ad occhi chiusi, mentre i riff della coppia Coralles/Cutler sono quanto di più old school death metal sia dato di ascoltare. Le rimanenti tracce rare sono utili soprattutto come testimonianza storica, dato che a volte la qualità audio è davvero pessima. Per ciò che concerne l’album originale, non si possono non citare dei veri e propri classici del death quali “Charred Remains”, “Service For A Vacant Coffin”, “Severed Survival” “Gasping For Air”, “Ridden With Disease” o “Embalmed”, delle vere perle che non è possibile non conoscere. Possiamo solo dire che coloro i quali vogliano farsi una cultura sulla storia del death devono assolutamente fare loro “Severed Survival” che a prima vista può sembrare un episodio minore rispetto ai capisaldi del genere, ma possiamo garantire che l’evoluzione della musica estrema è passata anche da qui. Come ultima annotazione riportiamo la line up del lavoro originale: Eric Cutler e Danny Coralles alle chitarre, Chris Reifert alla voce e alla batteria e Steve DiGiorgio al basso in qualità di session man. E scusate se è poco!
PS: come sempre il voto in calce si riferisce alla ristampa, comunque ottima. La votazione dell’album originale è 9.