8.0
- Band: AUTUMNBLAZE
- Durata: 00:59:36
- Disponibile dal: 02/11/2004
- Etichetta:
- Prophecy Productions
- Distributore: Audioglobe
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La Prophecy non poteva proprio scegliere un periodo migliore di questo per pubblicare il nuovo album degli Autumnblaze. “Words Are Not What They Seem”, il quarto full length album della band tedesca, è un grandissimo album di musica autunnale, rock atmosferico di gran classe e dall’alto tasso emotivo, intimista e ricercato come pochi, a volte tetro e scoraggiante, a volte ruvido e ritmato, forte di melodie mai immediate ma che con l’aumentare degli ascolti è impossibile scacciare dalla mente. “Words…” è il nuovo tassello di una carriera volta al continuo cambiamento, alla continua evoluzione: dall’acerbo gothic-black metal dell’esordio “Dammerelbentragodie”, il cantante/compositore Markus B. e i suoi compagni sono passati in men che non si dica al dark rock/metal di “Bleak” per poi arrivare alle tentazioni trip hop e agli accenni Museggianti di “Mute Boy, Sad Girl” e infine al rock sofferto e alle atmosfere a tratti da colonna sonora di questo nuovo lavoro (ma tra tutto questo non bisogna assolutamente dimenticare l’eccellente mini “Lighthouses”, con le sue sonorità alla Red House Painters, e il recente “The Mute Sessions”, rivisitazione in chiave acustica dei loro brani migliori). Gli Autumnblaze non hanno mai avuto paura di sperimentare e di mettersi in discussione, dunque non bisogna affatto stupirsi se in questo nuovo disco i ritornelli e le strutture catchy di “Mute Boy, Sad Girl” sono stati quasi totalmente eliminati in favore di trame e linee vocali più contorte, se le chitarre in alcuni episodi sono tornate ad essere dure e incisive e se in un paio di song alle backing vocals troviamo Markus nuovamente alle prese con lo screaming (anche se adeguatamente smussato tramite filtri). Non si guarda al soldo ma al puro e semplice appagamento artistico e grazie a questa attitudine l’ascolto di un nuovo album degli Autumnblaze rappresenta sempre una continua sorpresa, un caleidoscopio di sonorità e di emozioni tra le più disparate. Spesso si rimane a bocca aperta per la creatività che Markus dimostra di possedere: questo ragazzo ultimamente, tra mini e full length, sforna qualcosa ogni anno e nonostante ciò la sua musica si assesta sempre su livelli qualitativi eccellenti. La sua capacità di scrivere riff e melodie memorabili ha dell’incredibile e anche quando si trova a maneggiare materiale non suo i risultati sono fantastici. Per quest’ultimo aspetto si guardi alla cover di “Falling” presente su “Words…”: il motivo portante della colonna sonora del bellissimo telefilm “Twin Peaks” è stata rivisitata in modo tale da sembrare a tutti gli effetti un brano degli Autumnblaze… e grazie a questo finisce per risultare uno dei momenti migliori e più toccanti dell’album! E’ un’assurdità che un compositore di questo calibro sia ancora così poco popolare… chissà che cosa potrebbe produrre con un budget più alto di quello che può garantirgli l’intraprendente ma piccola Prophecy Productions. Speriamo che “Words Are Not What They Seem” rappresenti il definitivo trampolino di lancio per gli Autumnblaze, un suo eventuale largo successo potrebbe aprire alla band tante nuove soluzioni e ovviamente noi saremmo i primi a goderne. Che “Words…” non passi perciò inosservato: i fan del gruppo naturalmente sapranno già cosa aspettarsi e di certo staranno correndo verso il loro negozio di fiducia ma noi invitiamo a farlo anche coloro che hanno amato alla follia le ultime opere di Anathema, The Gathering e Katatonia, i quali in queste dieci tracce troveranno di certo qualcosa di loro gradimento. Provare per credere!