6.5
- Band: AUTUMNIA
- Durata: 00:49:33
- Disponibile dal: /06/2009
- Etichetta:
- Solitude Prod.
Date un’occhiata al nome della band, ai titoli e alla copertina… è un po’ tutto un clichè, questo terzo full-length degli Autumnia. La formazione ucraina, guarda caso, è autrice di un disco di doom-gothic metal legato alle sonorità che hanno dominato i primi anni ’90 – My Dying Bride su tutti – ma appesantito ulteriormente da un growling cupissimo e da un incedere monolitico che portano alla mente anche realtà come Mourning Beloveth e Shape Of Despair. Composizioni lunghissime (quattro superano i dieci minuti), certo non movimentate e dinamiche, tuttavia a base di riff e melodie – di chitarra e di violino – che, pur stra-sentiti, conservano in questa sede un buon appeal. Se infatti gli Autumnia da un lato ostentano forse eccessivamente il loro amore e la loro dipendenza verso un determinato filone e tutto ciò che vi ruota attorno, dall’altro non mancano di dimostrarsi discreti rielaboratori, per nulla audaci ma in possesso di una ispirazione e un gusto sufficienti a confezionare delle trame che tutto sommato riescono a smuovere. Il bello e il meno bello del disco è dunque tutto qui: se si apprezza un certotipo di musica o si è fanatici delle band menzionate poc’anzi, gli si può dedicare qualche piacevole ascolto; altrimenti, la tentazione è di passare rapidamente oltre, alla ricerca di qualcosa di diverso o di più fresco. Che forse in questo genere non arriverà mai.