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- Band: AVALANCH
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
Nuovissima release per gli Avalanch, band spagnola ormai all’attivo da quasi un decennio, che in terra madre è ormai considerata portabandiera, insieme a Tierra Santa e Mago De Oz, di sonorità power/epic metal. “El Angel Caìdo”, questo il titolo del nuovo disco, si presenta con un cover artwork molto evocativo e affascinante ad opera del sempre più bravo Luis Royo che con le sue “pennellate” tenta di definire visivamente la musica degli Avalanch, influenzata per lo più dall’attuale scena power. I riferimenti a mostri sacri del genere sono forti: “Tierra De Nadie” ricorda per sound le prime produzioni del guitar hero svedese Yngwie Malmsteen, pur ovviamente non raggiungendo gli stessi apici di coinvolgimento e magnificenza. Per il resto nulla di nuovo o di estremamente interessante e, a parte il cantato in lingua spagnola che conferisce un tocco di solennità in più ai brani, si tratta di un canonico disco power, ben suonato e “recitato” dal bravo Victor Garcia ai microfoni, ma che non lascia il segno nell’ascoltatore. Sentendo la title track o una “Corazòn Negro” ci si trova davanti ai soliti cloni di Gamma Ray o Edguy che, nonostante la dedizione della band al genere già da tempi non sospetti, oggi si devono assolutamente rinnovare per sopravvivere. Alla fine gli Avalanch meritano la sufficienza, ma “El Angel Caìdo” non riesce ancora ad intaccare lo strapotere dei colleghi Tierra Santa e Mago De Oz, unici ad avere quell’altissimo grado di qualità in grado di farli sfondare nonostante l’ostinazione a cantare in spagnolo.