AVANTASIA – Here Be Dragons

Pubblicato il 28/02/2025 da
voto
7.5
  • Band: AVANTASIA
  • Durata: 00:50:09
  • Disponibile dal: 28/02/2025
  • Etichetta:
  • Napalm Records

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L’uscita di un nuovo album degli Avantasia è sempre un autentico evento, anche perché parliamo di un progetto riuscito nel trascendere le proprie stesse fondamenta, colpendo al cuore positivamente una quantità immensa di ascoltatori dai gusti variabili, attratti tanto dalle canzoni vere e proprie, quanto dalla moltitudine di illustri ospiti alla base del concetto stesso di ‘metal opera’, lanciato proprio dal frontman e compositore teutonico Tobias Sammet anni addietro, come realtà parallela ai suoi già popolari Edguy.
Il nuovo “Here Be Dragons” si presenta in tutta la sua lucentezza, spinto da una opener catchy e ficcante al punto giusto come “Creepshow”, nonché da una parvenza volutamente più concisa e dritta al punto rispetto ad alcuni predecessori, con una suddivisione ben enfatizzata e degli ospiti distribuiti in maniera ordinata e pressoché mai mescolata, per non parlare di una tracklist composta da brani che solo nel caso della lunga e poetica title-track si dilungano oltre una certa durata, al punto tale che essa è l’unico pezzo del pacchetto accostabile ad una autentica suite – peraltro con la sapiente partecipazione del mitico Geoff Tate, ex frontman dei Queensryche, in veste di primo ospite del prodotto, capace di spiccare in un pezzo sicuramente evocativo, anche se un po’ prolisso e un po’ spiazzante a questo punto della scaletta (forse sarebbe stato meglio inserirlo successivamente).
Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte ad una apparente linearità più nitida rispetto ad alcune opere del passato (in cui spesso gli ospiti si incrociavano rendendo il tutto più complesso), ma a titolo personale riteniamo che uno snellimento della proposta fosse in parte necessario in vista di un ritorno sulle scene tanto atteso, ma non sprovvisto di una punta scettica da parte di qualcuno.
“The Moorlands At Twilight” tra le iniziali è senza dubbio il pezzo più classicamente power metal, complice anche la partecipazione di un’icona come Michael Kiske, che qui gioca letteralmente in casa, trattandosi di cinque minuti evidentemente ispirati da quella leggenda che sono ancora oggi gli Helloween. Similmente, per quanto leggermente più allegra nelle sue connotazioni dark, “The Witch” pare un brano cucito perfettamente addosso a Tommy Karevik, ormai ben noto e popolare per la sua partecipazione all’interno dei Kamelot e dei Seventh Wonder.
In generale, è evidente la cura che è stata riposta nella valorizzazione degli ospiti, anche se forse avremmo visto meglio Ronnie Atkins (Pretty Maids) in un pezzo più graffiante rispetto ad una così melodica – ma comunque più che convincente – “Phantasmagoria”, il cui ritornello si presenta cantabile al punto giusto, precedendo la più toccante “Bring On The Night”, in cui a figurare è senz’altro la voce d’oro di quel mitico vocalist che risponde al nome di Bob Catley, il quale a settantotto anni continua a rendere giustizia al suo illustre ruolo nei Magnum.
“Unleash The Kraken” è la seconda e ultima, dopo la title-track, a non avere ospiti al suo interno, e paradossalmente ci arriva in faccia con una violenza del tutto inaspettata, degna di un disco tra i più mordaci degli Edguy (di cui, comunque continuiamo a sentire una mancanza notevole). Impatto non eguagliato, invece, dalla seguente “Avalon”, che ci sembra decisamente troppo scolastica nelle sue connotazioni da midtempo, malgrado la presenza della comunque talentuosa Adrienne Cowan (Seven Spires).
Molto meglio “Against The Wind”, che ritira fuori l’estro più power metal, affidandone l’interpretazione a Kenny Leckremo, voce degli hard rocker svedesi H.e.a.t. e qui in una situazione parzialmente differente rispetto alla sua comfort zone, anche se la nostra attesa è tutta per la conclusiva “Everybody’s Here Until The End”, in cui figura nientemeno che Roy Khan, ex voce dei Kamelot e qui inevitabilmente destinato ad essere paragonato al suo sopracitato successore (con risultati variabili a seconda delle preferenze di chi ascolta), in un pezzo invero piuttosto lento e dalla forte componente atmosferica, vista anche la sua posizione in coda alla scaletta.
Diciamolo pure, Tobi con quest’album ha fatto un bel lavoro, e così come lui anche i vari musicisti coinvolti, confezionando delle canzoni stupende e francamente superiori rispetto a quanto fatto nel predecessore “A Paranormal Evening With The Moonflower Society”, senza però raggiungere l’eccellenza: un paio di pezzi tendono un po’ a zoppicare rispetto ad altri e anche alcune scelte strutturali, come detto, non ci hanno convinto, se analizziamo la scaletta nella sua interezza. Ciò nonostante, l’album fila via benissimo, emoziona e ci lascia con tutta la curiosità del caso in vista del loro prossimo tour da headliner.

TRACKLIST

  1. Creepshow
  2. Here Be Dragons
  3. The Moorlands At Twilight
  4. The Witch
  5. Phantasmagoria
  6. Bring On The Night
  7. Unleash The Kraken
  8. Avalon
  9. Against The Wind
  10. Everybody's Here Until The End
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