7.0
- Band: AVSKY
- Durata: 00:48:08
- Disponibile dal: 02/03/2010
- Etichetta:
- Moribund Records
- Distributore: Masterpiece
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Il duo svedese degli Avsky sta indubitabilmente migliorando di album in album. Il nuovo “Scorn” proietta i Nostri sotto i riflettori della scena extreme metal underground internazionale. Brava ancora una volta la Moribund Records a raccattare in giro per il mondo i gruppi più putridi e grezzi del black e death metal e a farci conoscere le loro grandi potenzialità. Gli Avsky sono indubbiamente migliorati nel corso degli anni, ed il nuovo “Scorn” è più maturo del suo predecessore “Malignant”. Il mood di “Scorn” si è persino estremizzato, cosa non facile per un gruppo estremo come gli Avsky, e oggi è ancora più cupo e malato che in precedenza. Su questo CD troverete brani davvero sorprendenti come l’opener “As The Mountains Collapse”, dalle reminiscenze darkthroniane rielaborate sotto una luce davvero lugubre. Senza esagerare, l’aria di zolfo di “Scorn” sembra ripresa da quella di “Blood Ritual” dei Samael, anche se i due gruppi sono molto distanti dal punto di vista stilistico/compositivo. A volte gli Avsky sembrano persino troppo elementari nel riffing, ma il più delle volte questa semplicità di fondo convince. C’è un po’ l’aria depravata della scuola svedese black metal di Watain, Shining ed Ondskapt, che gli Avsky alleggeriscono grazie ad un riffing a volte black ‘n’ roll (qui molto meno evidente rispetto al passato) rispetto ad altre soluzioni più spesso tradizionali. su questa release aleggia un po’ l’ombra di “Under A Funeral Moon” dei Darkthrone o, se vogliamo accostare gli Avsky ad un gruppo più recente e svedese, ai Craft dell’esordio. In “Dead End” gli Avsky dimostrano di essere ormai maturi sia sui mid tempo che nelle sfuriate black metal dove il riffing è solitamente fuori controllo. Un album decisamente estremo e di pregevole fattura, adesso sì che gli Avsky meritano l’attenzione dell’underground per il proprio sound e non solo per il fatto di provenire dalla scena estrema svedese.