7.0
- Band: AVTOTHEISM
- Durata: 00:44:18
- Disponibile dal: 25/07/2021
- Etichetta:
- Life After Death
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Primo album per gli Avtotheism, dopo un paio di EP ben accolti nel circuito underground. La band lombarda ha fatto tutto con calma per arrivare a questo appuntamento e si può dire che tale meticoloso processo abbia portato a dei risultati più che interessanti, certamente in linea con le aspettative create dai lavori pubblicati alcuni anni fa. Di nuovo siamo alle prese con un death metal dalle atmosfere lisergiche, una sorta di trip che viene messo in scena soprattutto mescolando dissonanze evanescenti con ritmiche severe; un viaggio apparentemente senza meta che a tratti può ipnotizzare l’ascoltatore, gettandolo in una sorta di allucinante limbo dalle sfumature cosmiche. Evidentissima, ancora una volta, l’influenza degli Ulcerate, maestri in questo campo nel rendere il death metal una vera e propria esperienza di ascolto immersiva; la formazione italiana, qui supportata da una produzione di livello, ne segue le orme nel tentativo di allestire un simile mantra oscuro dal preciso ordine narrativo impossibile da interrompere, ma, dal canto suo, prova anche a mescolare un po’ le carte, evitando di accanirsi su schemi troppo rigidi e asprezze che alla lunga potrebbero risultare fini a se stesse. La voglia di aprirsi ad altre influenze e di ricercare una propria espressività si manifesta nell’evocativa e insistente melodia che ricorre in “Glorification of Anti Light”, ma anche i sample e le tastiere di “Second Sun Constellation” e “Year 1-9-9-9” possono essere visti come altri esempi di un gusto in via di sviluppo e di ciò che si nasconde all’interno di questo “The Sleeper Awakens”, oltre alla succitata, ardita osmosi di ulcerateiana memoria. Piacciono molto queste soluzioni più ‘aperte’, al tempo stesso affascinanti e morbose, le quali si rivelano effettivamente in grado di donare alla tracklist un proprio dinamismo e di catapultare risolutamente l’ascoltatore fuori dall’enigmatico percorso progettato con le prime battute. Insomma, quella degli Avtotheism è senz’altro musica inquieta per tempi inquieti, con la quale il gruppo si accinge a ricavarsi una propria rispettabile nicchia nel sottobosco death metal contemporaneo.