7.0
- Band: AVULSED
- Durata: 02:30:00
- Disponibile dal: 01/11/2016
- Etichetta:
- Xtreem Music
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Tanto di cappello agli Avulsed, che con “Deathgeneration” celebrano la bellezza di venticinque anni di carriera spesi interamente nelle paludi del più puro underground death metal. Una release a dir poco mastodontica, spalmata su trentasei brani (diciotto dei quali ri-registrati per l’occasione da sua maestà Dan Swanö) che pescano senza indugi da tutte le uscite cardine della band di Madrid, dagli storici esordi di “Eminence in Putrescence” e “Stabwound Orgasm” fino a giungere ai più recenti “Ritual Zombi” e “Altar of Disembowelment”. La parte del leone la fa ovviamente il materiale contenuto nel primo disco, dove i Nostri – con al seguito una lista infinita di amici/ospiti dell’ambiente (citiamo a titolo informativo Chris Reifert, Sven de Caluwé, Tomas Lindgren, Kam Lee e John McEntee) – si divertono a rispolverare, riarrangiare e rigettare in pasto alla massa le loro principali ‘hit’, in uno slalom caracollante che farà istintivamente gola a tutti i grandi fan del genere. Insomma, anche in questa occasione Dave Rotten e compagni si dimostrano sinonimo di genuinità, trasporto e puro attaccamento alla causa, non limitandosi al mero compitino e trasformando un’uscita di per sé trascurabile – spesso usata come pretesto per racimolare qualche soldo extra – in un prodotto ultra-competitivo, utile sia per il più classico dei ‘ripassoni’ che per introdurre il nome degli Avulsed ai neofiti. Del resto, quando la formazione iberica è particolarmente ispirata, i suoi brani hanno poco o nulla da invidiare a quelli dei mostri sacri da cui prendono le mosse (nella fattispecie Cannibal Corpse, Demigod, Grave e Mortician, in un avvincente duello tra Vecchio e Nuovo Continente), e “Deathgeneration” ne è l’ulteriore conferma: dagli antichi eccessi di “Exorcismo Vaginal” e “Sweet Lobotomy” alla brutalità tritacarne di “Gorespattered Suicide”, passando per le contagiosissime “Sick Sick Sex” e “Horrified by Repulsion”, l’operazione si fa apprezzare nella sua interezza, al punto che non ci stupiremmo se finisse nella lista di Natale di molti death metaller. Stima e supporto incondizionati.