6.5
- Band: AXEL RUDI PELL
- Durata: 00:57:16
- Disponibile dal: 26/03/2012
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
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Miti, mode e meteore si sono susseguite in questi anni, non solo all’interno del grande circuito del music business, ma anche in ambito prettamente heavy metal, considerando l’esplosione del power, l’avvento del nu, del metalcore e la riscoperta delle sonorità ’70, ad esempio; ma tutto ciò non ha scalfito minimamente la fede del veterano Axel Rudi Pell. Il virtuoso chitarrista teutonico naviga la scena da più di ventanni senza sosta e la sua direzione stilistica ha sempre abbracciato il metal melodico con sfumature hard rock di natura neoclassica. Non sempre questo tipo di staticità stilistica porta lontano, ma, nel caso di Axel Rudi Pell, la qualità sempre perlomeno discreta del proprio songwriting gli ha permesso di costruirsi una solida base di fan, che non si stancherebbe mai di ascoltare l’ennesimo mid-tempo grintoso giocato su ottime linee vocali e condito dall’immancabile solo neoclassico di Axel. Oltretutto, la band tedesca sta vivendo una sorta di vera e propria seconda giovinezza da quando la formazione si è stabilizzata con l’ingresso del poderoso cantante Johnny Gioeli e del batterista Mike Terrana. Poco importa dunque se “Circle Of The Oath” non si discosta più di tanto dal precedente ed azzeccato “The Crest”, puntando forse maggiormente su ritmiche più compassate che valorizzano la buona compattezza della band e l’espressività vocale del succitato Gioeli. Il quattordicesimo capitolo in studio sulla lunga distanza degli Axel Rudi Pell, non aggiunge nulla di nuovo a quanto sin qui fatto dalla band, ma le ottime “Run With The Wind” e “Before I Die” non mancheranno di elettrizzare gli appassionati del genere, così come merita una menzione la classe evidenziata dai Nostri nell’elaborata titletrack. In chiusura, la chicca da non perdere è rappresentata dalla bellissima “World Of Confusion”, che di fatto è il seguito di “The Masquerade Ball” edita nel 2000 e tratta dall’omonimo disco: guarda caso, rispettivamente il primo e secondo per il duo Terrana-Gioeli.