7.0
- Band: AXXIS
- Durata: 00:49:27
- Disponibile dal: 28/08/2009
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
Chi segue la scena power, molto probabilmente avrà dato almeno un ascolto a “Doom Of Destiny”, album degli Axxis uscito due anni fa che aveva lasciato una buona impressione grazie alla sua immediatezza e alle sue melodie accattivanti. Un disco decisamente ben fatto a cui oggi segue il qui presente “Utopia”. Nonostante la dipartita del batterista Andrè Hilgers, migrato nei Rage, il sound della band è cambiato ben poco rispetto al precedente lavoro e si attesta sempre su un power mlodico ricco di tastiere e con qualche punta di hard rock. Questa volta però Bernhard Weiss e soci mettono insieme un disco un tantino meno vario e standardizzato per lo più su up tempo con ritornelli immediati, cori con voci femminili, assoli melodici e una pressoché costante ricerca della melodia catchy di chitarra o tastiera ripresa sui chorus, in testa e in coda ad ogni pezzo (un po’ alla “Send Me A Sign” dei conterranei e ispiratori Gamma Ray). Nascono brani mediamente buoni, suonati e cantati benissimo e piacevoli da ascoltare come la stessa titletrack, “Last Man On Earth”, “Heavy Rain” e “For You I Will Die”, che hanno come proncipale difetto quello di essere simili e tutti sullo stile sopra descritto. Esulano dal contesto il bel lento “Father’s Eyes” e la conclusiva e divertente “Underworld”, che sposta il tiro su un power in doppia cassa tra Gamma Ray, Helloween, Freedom Call e Sonata Arctica dei primi album. Ben curati i suoni, nitidi e con dei cori sempre molto pieni. “Utopia” è dunque l’ennesima conferma della qualità di questa band ormai ventennale e, sebbene non sia nulla di innovativo, è comunque indicato per i fan del gruppo e delle band citate nella recensione.