8.0
- Band: AYREON
- Durata: 02:10:12
- Disponibile dal: 27/04/2017
- Etichetta:
- Mascot Records
- Distributore: Edel
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Arjen Antohny Lucassen è uno dei pochi artisti che praticamente non ha mai sbagliato un colpo, la sua mente alimentata da una costante ispirazione gli permette di non porsi limiti, di comporre in totale libertà e di riuscire sempre a tirar fuori dal cilindro dei dischi che sembrano davvero permeati di magia. “The Source” non sfugge a questa regola, siamo di fronte ad un altro imponente lavoro del musicista/compositore e produttore olandese, che a livello concettuale si propone come prequel di “01011001”, raccontando in pratica il primo capitolo della Ayreon-saga. Ancora una volta sono tanti ed illustri i cantanti scelti per realizzare la visione di Lucassen, parliamo di stelle del calibro di James LaBrie (Dream Theater), Russell Allen (Symphony X), Hansi Kursch (Blind Guardian), Tobias Sammet (Avantasia, Edguy), Floor Jansen (Nightwish), Simone Simons (Epica) e molti altri ancora. Il disco viene aperto da “The Day That The World Breaks Down”, una lunga suite di oltre dodici minuti, nonché il pezzo più lungo di “The Source”, dove il maestoso progressive metal della band lascia a bocca aperta. Le parti di tastiere donano atmosfere ai potenti riff di chitarra, i cambi di tempo danno enfasi al racconto narrato dalle varie voci, praticamente tutti gli ospiti sono presenti sul pezzo. La successiva “Sea Of Machine” cambia totalmente registro, il pezzo infatti si presenta molto più calmo e sognante, con forti riferimenti al progressive rock degli anni settanta, Tommy Rogers e Nils K. Rue spiccano insieme all’eterea Simone Simons. Uno degli episodi più strettamente metal del disco arriva con “Run!Apocalypse!Run”, il vocione di Hansi Kursch è uno dei più incisivi di questa bordata power progressive veloce, diretta ed aggressiva. Il secondo disco di “The Source” attacca con l’epica “Aquatic Race”, che alterna momenti forti ad intermezzi sognanti eseguiti con grande pathos dalla Simons. Altro pezzo da novanta, “Deathcry Of A Race” inizia con voce e chitarra acustica per poi esplodere in un altro portentoso esempio di progressive maestoso e drammatico. Le sfumature con cui Arjen Lucassen dipinge il suo quadro sono innumerevoli, dalle atmosfere futuristiche di “Bay Of Dreams” al metal teatrale di “Planet Y Is Alive!”, passando per “Journey To Forever” infarcita da cori alla Queen. Come da tradizione, oltre ai dischi “The Source” propone un sacco di materiale nel bonus DVD contenente un sacco di documentari in studio, interviste e videoclip. Quando si parla di Ayreon le cose vengono sempre fatte in grande per la gioia dei fan, ci troviamo di fronte ad uno dei massimi esponenti del progressive a livello mondiale che non teme confronti con i nomi più famosi del genere.