7.0
- Band: AZAGHAL
- Durata: 00:43:48
- Disponibile dal: 20/05/2005
- Etichetta:
- Avantgarde Music
- Distributore: Masterpiece
Spotify:
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Imprevedibili. Quando ormai tutto fa credere che gli Azaghal abbiano decisamente sferzato verso il black metal vero ed incontaminato, eccoli tornare dopo pochissimo tempo dall’uscita del loro ultimo full, con un album che lascia a dir poco disorientati, spiazzati. Ora si ha a che fare con una band che mescola, più o meno in maniera vincente, il black metal con elementi thrash e persino heavy. All’inizio è davvero dura digerire il colpo allo stomaco, perchè il precedente album “Perkeleen Luoma” aveva segnato per molti versi l’apice discografico della band finnica, un album di puro black metal quasi perfetto e che spingeva inesorabilmente gli Azaghal nell’ambito più estremo del genere, in vero da sempre habitat naturale della band, ma mai così perfetto. E invece, gli Azaghal spiazzano tutti, sfoderano una produzione buona e più adatta a sonorità heavy/thrash che black metal, ci aggiungono una buona dose di melodicità e parti, per la verità criticabili, cantate con la voce pulita e non con lo screaming. Pazzi Azaghal, coraggiosi Azaghal, irriverenti verso i fan, ma capaci di convincere anche con questo esperimento. Quale sarà il futuro stilistico della band è davvero difficile dirlo, ma un dato è certo: pur nel loro trasformismo più o meno accentuato e sempre perpetrato, il loro sound è sempre riconoscibile così come lo stile. Se avete apprezzato la band per il credo underground e per una proposta rozza a senza fronzoli allora girate alla larga da questo album, se invece avete sempre accettato le piccole variazioni presenti su più o meno tutti gli album di questa band super prolifica, allora preparatevi alla metamorfosi finale. E non è da escludere che il prossimo capitolo di questa saga infinita torni a calcare la strada del black metal più intransigente. Dagli Azaghal bisogna sapersi aspettare di tutto. Intanto, per chi vuole osare, c’è “Codex Antitheus”, un cd contorto, veloce ma anche lento, black metal, heavy, thrash, indecifrabile se non grazie ad una mente pazza. Come la loro.