8.0
- Band: AZAGHAL
- Durata: 00:53:26
- Disponibile dal: 31/01/2012
- Etichetta:
- Moribund Records
- Distributore: Masterpiece
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Ancora una volta siamo qui ad elogiare la magniloquenza del black metal proferito dai finlandesi Azaghal. Qui si parla di black metal vero e underground, suonato ad arte da una delle band più prolifiche e più dotate dell’intera scena mondiale. Sembrava impossibile ripetersi ulteriormente a livelli vertiginosi dopo aver realizzato due capolavori del calibro di “Omega” e “Teraphim”. Invece il nuovo “Nemesis” è un altro album da consegnare alla storia del black metal. Una volta per tutte bisognerebbe finirla di attribuire solo ai gruppi maggiori il merito di riuscire a dare alle stampe dei veri e propri capolavori. Il più delle volte, la causa di tale comportamento è delle etichette che sponsorizzano in modo massiccio i propri gruppi di punta fino ad inculcare a tutti che quel loro prodotto è migliore degli altri e un po’ è colpa del pubblico che facilmente cade alle lusinghe di un nome importante piuttosto che di un gruppo emergente. Gli Azaghal non sono di certo emergenti, con nove full length alle spalle più una dozzina abbondante di split ed EP pubblicati, ma sebbene siano in giro dal lontano 1995, per diverse ragioni, non sono mai stati considerati dai più come una delle band più importanti e principali del black metal mondiale. Sta di fatto che un gruppo capace di produrre tre album ottimi non è assolutamente facile trovarlo. Forse l’unica novità rispetto al passato è l’assenza del cantante Varjoherra (presente solo in qualità di backing vocal), che aveva dato il suo marchio agli Azaghal dal lontano “Mustamaa” (1999). Ora il suo posto è stato definitivamente preso dall’altrettanto capace bassista/cantante Niflungr, che a sua volta su “Teraphim” si era occupato delle backing vocals. Gli altri ci sono sempre: Chernobog alla batteria, JL Nokturnal (stavolta ai synth e alle chitarre) e ovviamente il mastermind Narqath. Almeno questi dovrebbero essere i ruoli degli Azaghal sul nuovo album, ma essendo abili strumentisti non è mai facile capire il ruolo che ciascuno di loro ha coperto durante il processo di registrazione. La band è sempre accasata presso la Moribund Records, che nel combo finlandese ha trovato una vera e propria miniera d’oro nero. La produzione di “Nemesis” è professionale, l’album suona underground, ma i sui suoni sono sia nitidi che sufficientemente potenti. A livello compositivo, gli Azaghal ultimamente cambiano ben poco e su “Nemesis”, a parte “Black Legions Of Satan”, dal mood black’n’roll davvero old style, è possibile ritrovare il trademark vincente delle ultime release. Gli Azaghal quasi sempre picchiano duro ed i ritmi sono veloci, ma i finnici sono maestri soprattutto nel saper inserire melodie infernali e catchy (come in “Nemesis”, forse l’unico brano del CD un po’ troppo melodico) nel riffing portante. L’intensità, l’attitudine, l’energia negativa che il black metal sa sprigionare sono tutti fattori sui quali gli Azaghal costruiscono la loro musica e “Nemesis” non ammette eccezioni. Forse il nuovo album è leggermente, per qualità e violenza, inferiore agli ultimi due full length, ma la band va premiata per questo suo periodo magico, in cui l’ispirazione/possessione demoniaca sembra davvero non aver fine.