6.5
- Band: BABY RUTH , DEADLY DIVE
- Durata: 00:34:30
- Disponibile dal: 05/12/2013
- Etichetta:
- Jetglow Recordings
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‘Lascia o raddoppia’ ci dice il titolo di questo album, e la Jetglow Recordings, label editrice dello stesso, deve aver proprio scelto di raddoppiare. Diciamo ciò perché quello che stiamo recensendo è uno split album, recante la doppia (appunto!) firma di due band rock’n’roll della scuderia stessa: i nostrani Baby Ruth e gli svizzeri Deadly Dive. Dei primi si perdette quasi traccia nel 2005, quando con “Mr Right Hand Man” rilasciarono il loro album migliore; a seguito di questo la line up si crepò, lasciando i soli GG Rock e Alex T. Wine alla guida di una nuova formazione con la quale rilasciarono un solo EP, segnato però da un sond meno scanzonato e più moderno. Per questo split album li troviamo invece con la formazione originale, alle prese di nuovo con un hard rock dalle forti tinte punk, festaiolo e spensierato come ai tempi del fortunato e già citato secondo album. I Deadly Dive sono invece una realtà della vicina confederazione, anch’essi dediti ad un hard rock sporco, ma più vigoroso nell’incedere e decisamente meno ‘svedese’ nel sound. I primi quattro pezzi dell’album sono affidati ai nostri conterranei, dicevamo, e già “Obsession” ci mostra l’energia frizzante di un hard rock senza troppe pretese ma dai ritmi davvero accattivanti. Un ottimo inizio, fatto di grandi riff e belle trovate melodiche, anche se ci mostra un lato più meditativo di una band che ci ricordavamo più spinta sul lato del puro divertimento. “Sweat It” ci dà quello che ci mancava: fa muovere le teste ad un ritmo che è più punk che hard – impossibile non pensare ai Ramones in questa occasione! La tutto sommato ordinaria “Faster Than You All” non perde tiro e velocità e ci introduce a “Ronnie Lake”, quasi-ballad che ci mostra un lato inedito dei Baby Ruth, ma irresistibilemente retrò come li vogliamo. I Deadly Dive prendono il possesso della tracklist dalla canzone “How Does It Feel” e lo fanno con sonorità più definite e radicate nel rock stradaiolo di Guns’N’Roses e L.A.Guns. La velocità e l’energia sono maggiori, così come lo è il peso specifico delle chitarre, decisamente più fondamentali nel suono degli svizzeri che in quello dei romani. Le cose proseguono bene con le successive “Get On Your Knees” e “Second Chance Denied”, che all’energia del primo pezzo associano melodie e ritornelli più belli ed avvincenti, chiamando in causa, oltre al già citato sound californiano, anche forti influssi dagli Aerosmith più crudi. Il pezzo migliore ci viene però regalato alla fine, con “Hot Cure”, un hard rock brillante e divertente, che ci strappa un applauso. Che dire? Siamo felici del ritorno della formazione storica e old fashioned dei Baby Ruth, e ancora più di questi cinque pezzi dei Deadly Dive, che ci divertirono qualche anno fa con il loro “Snakebite” ma che non superarono la sufficienza per via della derivatività che riscontrammo in quel lavoro. Opinione mutata dopo questo ascolto! Complimenti alla Jetglow Records per l’opportunità di ascoltare in questo split album: belle sonorità, forse non più tanto in auge, ma sicuramente ancora divertenti come qualche decennio fa.