6.5
- Band: BABYMETAL
- Durata: 00:56:12
- Disponibile dal: 11/10/2019
- Etichetta:
- earMusic
- Distributore: Sony
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Dal 2007 esiste Hatsune Miku, un idol virtuale nata per dare un volto ad un programma di sintetizzazione vocale in seguito protagonista di anime, manga e videogiochi ma anche protagonista (in veste di ologramma) di veri e propri concerti come quello del luglio 2011 al Nokia Theater di Los Angeles, davanti a più di 7000 persone. Questo è un esempio per riflettere su quanto possa essere antiquato, anche nel mondo occidentale, il concept delle Babymetal, che da un punto di vista puramente ‘idol’ dovrebbe aver passato da un pezzo la data di scadenza. Resta il fatto che in un lustro le Babymetal si sono imposte a livello internazionale come una realtà tangibile e una fan base affezionatissima con cui fare necessariamente i conti, per cui la pubblicazione del terzo album in studio del collettivo è per forza di cose un evento.
Con l’eccezione di Yuimetal – rimpiazzata da tre ragazze che la sostituiscono a rotazione, denominate ‘Avengers’ – le Babymetal arrivano al terzo album in studio con un team creativo fortemente rinnovato alle spalle, che va a creare nel solito concept indecifrabile tipico delle pubblicazioni targate BM una proposta ancor più ricercata del solito.
“Metal Galaxy” infatti, oltre a spaziare in diversi generi musicali, cerca di incorporare elementi di un viaggio che ha visto il progetto coinvolto in prima persona durante le date in tutto il globo. Dando il giusto peso alla notevole perizia dei ghost writer, evidente in quasi tutte le quattordici tracce di questa lunga raccolta, dobbiamo dire che le maglie che tessono l’esperienza sonora sono oggi ancor più tese rispetto al passato, arrivando ad esserlo decisamente troppo in alcuni casi. Stiamo ovviamente parlando dei brani più ‘etnici’ che escono palesemente dal solco speed/power/djent che da sempre costituisce, assieme al J-Pop, l’ossatura della proposta musicale del collettivo. Se in “Night Night Burn!” troviamo gli inserti di flamenco e l’atmosfera spagnoleggiante semplicemente superflua il ‘Bollywood Metal’ di “Shanti Shanti Shanti” è leggermente stordente e nauseante. Semplicemente terribile, nell’incessante ripetitività e nella costruzione davvero povera, il segmento tribale scippato ai Sepultura “In the Name Of”, mentre “Oh! Majinai”, oltre a sprecare il featuring di Joakim Brodén dei Sabaton, porta a casa la palma come pezzo più irritante della raccolta, costruendo una sbornia di folk scandinavo che nell’infinita ripetizone si trasforma in un assillante incubo. E’ un peccato perchè rimangono comunque una decina di buoni pezzi, tra i quali buone intuizioni: “Pa Pa Ya!!” è stupida ma potente, e inserisce in maniera gustosa il thai rapper F. Hero. “Kagerou” scippa a Kid Rock un riffone da WWE NXT. “Brand New Day” sembra un lentone ma sovverte alle regole invitando i tech metallers Polyphia per suonare come gli ultimi Bring Me The Horizon. In “Metal Galaxy” le BM si permettono addirittura di arrivare all’eccellenza, spingendo al massimo sull’acceleratore e rendendo estrema la propria formula in brani come “Da Da Dance”, “Elevator Girl” e “Distortion” (con Alissa White-Gluz), brani spinti a una velocità folle da videogame, che sembrano suonati da un sequencer, digitalizzati e deumanizzati, a loro modo di una pesantezza straniante dal retrogusto zuccherino che alle orecchie di vostra madre potrebbe essere shockante quanto “City” degli Strapping Young Lad.
L’esistenza stessa delle Babymetal è uno schiaffo alle regole del mondo del Metal e ai propri cardini fatti di regole ferree e credibilità: in questa consapevolezza “Metal Galaxy” espande l’universo delle giapponesi in un turbine di pazzia scapestrato e incontinente, talmente eterogeneo al suo interno da consegnare all’apertura mentale del singolo la bontà dell’opera nel suo insieme. Giudicando il susseguirsi dei singoli brani rileviamo una qualità scostante, che unita alla lunghezza importante del disco determina una certa difficoltà nell’ascolto. Grazie a quanto di buono c’è in “Metal Galaxy” siamo sicuri che le Babymetal saranno in grado di continuare la propria traiettoria, regalando gioia ed emozioni ai seguaci del Fox God e continuando a far disperare chi proprio non ne vuol sapere di approcciarsi al loro mondo.