BABYMETAL – Metal Resistance

Pubblicato il 03/04/2016 da
voto
7.0
  • Band: BABYMETAL
  • Durata: 00.42.15
  • Disponibile dal: 01/04/2016
  • Etichetta:
  • earMusic
  • Distributore: Edel

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Dopo accurate riflessioni redazionali, in fronte al persistere di ciò che è risultato l’esatto opposto di una meteora, si è giunti alla conclusione che le Babymetal sono una realtà che non si può ignorare e che sta avendo impatto effettivo nell’universo della musica heavy. Per comprendere e giudicare tale fenomeno è necessario prendere coscienza di cosa abbiamo davanti: le Babymetal sono la declinazione heavy di un vero e proprio gruppo vocale Idol, termine che indica dichiaratamente ‘personalità di intrattenimento pubblicizzate per essere ammirate’ – un concetto già di per sè parecchio ‘oltre’ la tanto osteggiata generazione di artisti talent familiare al mondo occidentale. La celebre agenzia Amuse ha ingaggiato le tre giovanissime per il gruppo Sakura Gakuin, che dal 2010 si reincarna costantemente in una decina di ragazzine tra i 10 e i 15 anni, tutte rimpiazzate costantemente alla sopraggiunta adolescenza. Le Babymetal vanno quindi considerate come un’entità scevra dalla dimensione umana e reale, in maniera non troppo distante da quel che facciamo con Ghost, Steel Panther e Kiss, un concept per il quale la vita vera è solo una distrazione – di fatto l’agenzia non lascia trapelare nulla sulla vita personale delle tre ragazzine, per tutelare la loro privacy e per dare risalto al progetto. La sotto-unità metal delle Sakura Gakuin viene alla luce nel 2010 e da allora il fenomeno è letteralmente esploso, eclissando le prospettive originarie e proiettandosi a livello globale. Dopo l’album di debutto l’escalation verso i più grandi festival metal internazionali è arrivata in breve tempo, accompagnata da traguardi incredibili come performance da headliner in location per le quali qualsiasi popstar venderebbe l’anima come l’Hammersmith Ballroom di New York, la Wembley Arena di Londra, il Tokyo Dome. A questo punto non sarebbe bastato nascondere la testa sotto la sabbia, avremmo dovuto sotterrarci completamente: eccoci dunque ad esaminare il secondo album in studio delle Babymetal, intitolato “Metal Resistance”, tentando di sgombrare la mente da avvenimenti che fino a pochi anni fa avremmo ritenuto mai verificabili. Chi scrive premette inoltre che un disco del genere va giudicato nel contesto e che, in maniera molto candida e trasparente, da questo lato dello schermo non esite la benchè minima base di conoscenza di J-Pop, genere di riferimento della totalità delle vocals. Già dal primo ascolto, come ci aspettavamo per un progetto di tali spropositate dimensioni e per la sfortuna di chi inorridisce al solo nome, possiamo confermare di essere davanti ad un prodotto di Serie A. Dietro i visini del trio di vocalist e performer Su-metal, Yuimetal e Moametal c’è un dream team composto da una ventina (!!!) di ghost writers, metà parolieri e metà compositori, tra i quali il duo Li/Totman dei Dragonforce, Takeshi Ueda dei The Mad Capsule Markets e Takayoshi Ohmura, famoso come solista e per aver suonato nella band di Marty Friedman, affiancati da chissà quali ingegneri e producer. A conti fatti è impressionante verificare la bontà del prodotto finale, considerato che il tempo a disposizione per la scrittura è stato circa la metà di quello del debutto. Se dal lato vocale ci troviamo davanti a tre Chipmunks che armonizzano su linee perfettamente pop musicalmente si cerca di tirare in mezzo un po’ tutti: “Road Of Resistance” e “Amore” sono un esempio strepitoso di videogame power metal a velocità siderale, brillante e scoppiettante, fiammeggiante e ‘fast and furious’. “Awadama Fever” ha chiare influenze industrial e butta dentro electro e drum ‘n’ bass come piaceva al buon Wayne Static. “From Dusk Till Dawn” tira in mezzo i Bring Me The Horizon, “GJ” e “Karate” (mega-singolo per antonomasia) sono manate di modernissimo metalcore mentre e “Sis. Anger” è un folle pezzo death metal concepito per le grandi arene. Se il solo mix col J-Pop non fosse sufficiente a farvi uscire di testa le cose si fanno sempre più strambe ascoltando la strofa ska-punk di “Yava!” e soprattutto l’assurdo vibe viking/battle metal (!!!) di “Meta Taro”. Chi avesse dei dubbi sulle qualità delle composizioni resterà sicuramente zittito dalla clamorosa semi-ballad prog metal “The One”, sei minuti e mezzo di bontà cristallina. Al dibattito incessante su di loro si uniscono i dubbi sulle future evoluzioni: le Babymetal possono crescere ulteriormente? Come si evolverà il loro personaggio visto che la data intrinseca di scadenza è ormai superata (ovvero le piccolette in gonnella non sono più bambine)? Ci sarà uno spin-off anime o manga come in tanti hanno ipotizzato? Tutto questo insieme di curiosità, stramberia esotica e magnetismo, insieme all’estetica curatissima e ai live show da popstar, è la reale incontrastabile forza del gruppo. Quello che sappiamo oggi è che il lato musicale di questa gigante orchestrazione – consideratelo album, colonna sonora di uno spettacolo, raccolta di singoli o altro – è assolutamente degno di nota.

TRACKLIST

  1. Road Of Resistance
  2. KARATE
  3. Awadama Fever
  4. YAVA!
  5. Amore
  6. Meta Taro
  7. From Dusk Till Dawn
  8. GJ!
  9. Sis. Anger
  10. No Rain, No Rainbow
  11. Tales Of The Destinies
  12. THE ONE (English version)
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