7.5
- Band: BACKYARD BABIES
- Durata: 00:45:00
- Disponibile dal: 29/08/2008
- Etichetta:
- Billion Dollar Babies
- Distributore: Audioglobe
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A dieci anni di distanza dalla pubblicazione di quello che viene ancora considerato da molti il loro ineguagliato capolavoro – stiamo parlando ovviamente di quel “Total 13” capace di proiettare il nome della band ai vertici della rinata scena rock svedese – i Backyard Babies tornano con il loro sesto ed omonimo full-length, il primo ad essere pubblicato per la loro neonata etichetta Billion Dollar Babies. Detto delle novità extra-musicali rassicuriamo i fan dell’ultima ora: il nuovo album dei quattro rocker svedesi prosegue infatti secondo i binari tracciati dalla band nel corso degli ultimi dischi, ed anzi è probabilmente il loro miglior lavoro dai tempi di “Making Enemies Is Good”. Per la verità la partenza affidata al primo singolo “Fuck Off And Die” non è – complice anche la relativamente insolita presenza del chitarrista Dregen dietro al microfono – entusiasmante, ma per fortuna già con le successive e più ritmate “Degenerated” e “Come Undone” si torna sui livelli di eccellenza a cui i Babies ci hanno da sempre abituato. A seguire troviamo poi ballad intrise di quella malinconia tipica dei veri rocker forgiati dalla vita on the road (“Abandon”), episodi rock ‘n’ roll come solo i migliori Hellacopters (“Voodoo Love Bow”), ritornelli da cantare a squarciagola sfrecciando lungo un immaginario Sunset Boulevard (“Nomadic”, “Back in the Juice”) e perfino episodi al limite del punk (“Zoe is a Weirdo”): tutte diverse sfaccettature di una tracklist non certo avara di soddisfazioni, ulteriormente impreziosita dall’ottima produzione di Jacob Hellner. In conclusione ci sentiamo di dire che la parodistica cover ha questa volta colto nel segno: forti della loro ultra decennale carriera i Babies si confermano sul tetto del mondo e, ora più che mai, si candidano a coprire il vuoto lasciato dalla prematura scomparsa dei cugini Hellacopters.