BACKYARD BABIES – Total 13

Pubblicato il 21/06/2019 da
voto
9.0
  • Band: BACKYARD BABIES
  • Durata: 00:39:30
  • Disponibile dal: 01/06/1998
  • Etichetta:
  • MVG Records

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Negli anni ’90, dopo l’esplosione commerciale avvenuta nella seconda metà del decennio precedente grazie a gruppi come Guns ’n Roses, Faster Pussycat ed L.A. Guns (senza dimenticare i precursori Motley Crue e Hanoi Rocks), lo sleaze / glam metal viene spazzato via prima dal grunge e poi dal nu-metal, lasciando in mezzo al Sunset Boulevard band scaricate dalla major di turno poco dopo l’uscita di “Nevermind”. Dall’assolata California alla fredda Svezia (già patria in quegli anni del Goteborg sound) il passo è breve, ed è così che, per la gioia dei glamster incalliti, nei dintorni di Stoccolma si forma quella scena che viene definita quale New Wave Of Swedish Sleaze Metal, tra i cui fondatori rientrano a pieno titolo i qui presenti Backyard Babies.
Nata trent’anni fa nella piccola città di Nässjö, la formazione svedese (ancora oggi immutata in termini di line-up) esordisce discograficamente nel 1994 con l’ancora acerbo “Diesel & Power”, salvo poi prendersi subito una pausa per dare modo a Dregen di suonare con gli Hellacopters, il cui successo in quegli anni supera quello della band-madre. Fortunatamente, nel 1998 i quattro tornano di nuovo insieme ed è così che prende forma “Total 13”, indiscusso capolavoro – insieme al successivo e più mainstream “Making Enemies Is Good” – di una carriera comunque priva di cadute di stile. Raffinatamente grezzo fin dalla copertina, l’album parte subito lanciato con l’energica doppietta “Made Me Madman” e “U.F.O. Romeo”, che mette subito in chiaro le regole del gioco: una sezione ritmica potente e mai banale a dettare i tempi in stile punk ’n roll, mentre la scena se la contendono Nicke Borg e Dregen, due frontman musicalmente degni dei loro padrini losangelini, senza però ereditarne gli eccessi e gli scazzi mediatici. Il primo highlight del disco (nomen omen!) arriva però con “Higlights”, pezzo più atmosferico ancora oggi tra i favoriti dei fan grazie ad un riff accattivante entrato nella storia del genere, così come il ritornello della tanto breve quanto intensa “Look At You”. Nel mezzo, una manciata di pezzi meno memorabili ma comunque riuscitissimi, ad esempio “Get Dead”, “Let’s Go To Hell” (con il bassista Johan Blomqvist sugli scudi) e “Spotlight The Sun”, preludio all’altro apice emotivo del disco, “8-Balled”, in cui rabbia e malinconia stradaiola si coniugano alla perfezione, secondo una forma che farà la fortuna dei dischi a seguire. In quell’anno, però, i Babies hanno più che altro voglia di spaccare tutto, e così si riparte a mille con la ruvidità melodica di “Ghetto You”, “Hey, I’m Sorry” e “Robber Of Life”, inframezzate da brani più ‘leggeri’ del calibro di “Subculture Hero” e “Bombed (Out Of My Mind)”, la ‘più Hellacopters’ del lotto. Come scritto, la maturità artistica raggiunta con i lavori successivi li porterà ai vertici delle classifiche nazionali e non solo, ma “Total 13” resta ancora oggi, dopo più di vent’anni, un’autentica gemma punk ’n roll nell’accezione più pura del termine.

 

TRACKLIST

  1. Made Me Madman
  2. U.F.O. Romeo
  3. Highlights
  4. Get Dead
  5. Look At You
  6. Let's Go To Hell
  7. Spotlight The Sun
  8. 8-Balled
  9. Ghetto You
  10. Subculture Hero
  11. Bombed (Out Of My Mind)
  12. Hey, I'm Sorry
  13. Robber Of Life
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