BAD OMENS – The Death Of Peace Of Mind

Pubblicato il 07/03/2022 da
voto
7.0
  • Band: BAD OMENS
  • Durata: 00:53:20
  • Disponibile dal: 25/02/2022
  • Etichetta:
  • Sumerian Records

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I Bring Me The Horizon hanno fatto più danni della grandine. Nulla contro Oli Sykes e compagnia cantante, ma come chi prima di loro si è trovato ad intercettare i gusti del grande pubblico ha dato il là ad uno stuolo di imitatori più o meno validi. Nel caso dei melodic metalcorer americani Bad Omens siamo fortunatamente nel secondo caso: se l’esordio omonimo del 2016 era stato tacciato di eccessiva similitudine con “Sempiternal”, questo nuovo “THE DEATH OF PEACE OF MIND” (maledetta moda che impone l’uso del CAPS LOCK…) pare più vicino a “That’s The Spirit” e “Amo”, ma, in realtà, complice la durata sostenuta (quasi un’ora), si potrebbe quasi parlare di due dischi in uno. Ma andiamo con ordine, partendo dal poker d’apertura che, pur senza inventare nulla, non lascia prigionieri: l’opener “CONCRETE JUNGLE” avrebbe ben figurato nell’ultimo degli Architects, “Nowhere To Go” è micidiale nel dettare i tempi tra beat electro e riffoni, “Take Me First” potrebbe essere uscita da “That’s The Spirit”, così come la titletrack è ipnotica e catartica al tempo stesso. Segue “What It Cost”, una semi-strumentale con tanto di violino alla Imminence che funge da trampolino di lancio per “Like A Villain”, altro highlight grazie soprattutto alla prova poliedrica dietro al microfono di Noah Sebastian. Da qui in poi si apre un secondo capitolo decisamente più sperimentale, al limite del bipolarismo: se “Bad Decisions”, “Who Are You”, “Somebody else.” e “IDWT$” sono brani dominati dai synth che poco o nulla hanno a che fare con il metal, anche meno degli ultimi BMTH, per la legge del contrappasso “What Do You Want From Me” e “ARTIFICIAL SUICIDE” spostano invece la mappa da Sheffield ad una zona di confine tra Cleveland (Nine Inch Nails) e Des Moines (Slipknot). Nel mezzo un altro lotto di canzoni più in linea con il lato A (“Just Pretend” e “The Grey”, che ai classici BMTH aggiungono anche un pizzico di Issues), prima che il synth-pop-core di “Miracle” faccia calare il sipario su questa opera in due atti. Nel melting pot non tutto è perfettamente a fuoco, soprattutto in occasione dei passaggi più lo-fi posti a centro tracklist, ma se cercate un’alternativa al canonico melodic-electro-core, i Bad Omens potrebbero essere un nome caldo per il vostro taccuino digitale.

TRACKLIST

  1. CONCRETE JUNGLE
  2. Nowhere To Go
  3. Take Me First
  4. THE DEATH OF PEACE OF MIND
  5. What It Cost
  6. Like A Villain
  7. bad decisions
  8. Just Pretend
  9. The Grey
  10. Who are you?
  11. Somebody else.
  12. IDWT$
  13. What do you want from me?
  14. ARTIFICIAL SUICIDE
  15. Miracle
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