7.0
- Band: BAD WOLVES
- Durata: 00:46:20
- Disponibile dal: 03/11/2023
- Etichetta:
- Better Noise Music
Spotify:
Apple Music:
Alla faccia delle favole, dove in genere il lupo cattivo non fa una bella fine, nel mondo reale i Bad Wolves sono ancora vivi e lottano insieme a noi.
Nonostante la dipartita polemica di Tommy Vext abbia messo a repentaglio il futuro della band, il sostituto Daniel ‘DL’ Laskiewicz sembra aver portato nuova linfa vitale alla band, e dopo le prove generali di “Dear Monsters” possiamo dire che questo “Die About It” segna ufficialmente un nuovo inizio per il quartetto losangelino.
Intendiamoci, il sound resta saldamente ancorato ad un rock/metal radiofonico e da classifica – immaginatevi una Virgin Radio americana sponsorizzata dalla Monster Energy – ma l’impressione è che il maggiore coinvolgimento del cantante in fase di songrwiting abbia portato un po’ di varietà in più: e così, dopo l’omonima intro a fuoco lento, “Bad Friend” si distingue dalla massa dei baby-Meshuggah addolcendo i riff glitchati di Doc Coyle con un ritornello da manuale Cencelli del metalcore, così come la successiva title-track ripesca i fasti del nu-metal che fu con un’operazione di modernariato degna dei migliori I Prevail.
Certamente il rischio a tratti è quello di passare per i Nickelback del metalcore (“Saviour”) o i Five Finger Death Punch dei poveri (“Move On”) ma, quando s’impegnano, i quattro riescono a tirare fuori dal cilindro canzoni come “Hungry For Life”, “Legends Never Die” o “Say It Again”, leggere ma capaci di distinguersi dal mare magnum di uscite alternative, per tacere di “NDA” che riesce perfino a piazzare un lungo assolo di sax senza che lo stesso appaia come una forzatura. Similmente, apprezzabile la naturalezza con cui le accelerazioni ritmiche di “Turn It Down” si trovino a sandwich tra due brani smaccatamente pop come “It’s You (2 Months)” e “Set You On Fire”, quasi a voler mettere in difficoltà l’algoritmo dei servizi di streaming nel passaggio repentino dagli As I Lay Dying ai Kings Of Leon.
In un’epoca storico dove la mescolanza è sempre più all’ordine del giorno ben venga quindi la nuova vena creativa dei Bad Wolves, non leader in senso assoluto ma in prima fila tra i follower.