6.0
- Band: BALROG (ITA)
- Durata: 00:33:53
- Disponibile dal: 20/10/2010
- Etichetta:
- My Graveyard Productions
- Distributore: Masterpiece
Spotify:
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Ennesima scoperta della My Graveyard Productions, alla quale sicuramente non si può imputare di pubblicare CD solo per fare cassa, ma anzi è da lodare nella continua e molte volte riuscita ricerca di gruppi validi nella scena underground italiana e per la riedizione di capisaldi come Dark Quarterer, Strana Officina e Sabotage (fra i tanti). Tocca ora ai Balrog giungere al sospirato debutto a nome “A Dark Passage”, buon esempio di power heavy battagliero interpretato dalla ottima voce del nuovo cantante Stefano Castagna e impreziosito dal drumming di qualità superiore di Tommaso Colombo. Il colore delle canzoni che compongono i trentacinque minuti scarsi dell’album è quasi sempre tendente ai toni scuri: senza per questo mai neppure sfiorare forme di doom, la band riesce comunque bene a trasmettere le vicende fantasy narrate grazie ai riff aggressivi e taglienti di Stefano Luoni e Andreas Tibiletti, e ad arpeggi evocativi (vedi la strumentale “Tears”). La qualià sonora è discreta anche considerando che si tratta del precedente demo del gruppo (peraltro molto professionale) ricantato dal nuovo cantante, e tra i pregi già enunciati è giusto inserire anche la coesione sonora dei musicisti. Alla lunga la pecca più grande del disco, di contro, è l’uniformità compositiva, spezzata solo dal break centrale di “The Rise”, dal ben inserito episodio più modernista alla fine di “Perpetual Circle” e dal citato strumentale che, complici anche due canzoni non celestiali come “Shadows” e “Change Woman For Hell”, rende più difficile la memorizzazione dei singoli brani. Un debutto già discreto, con arrangiamenti calzanti e ben suonati, e se sommate la certezza che la band può crescere ancora, le aspettative per il futuro dei Balrog si fanno evidentemente interessanti.