7.0
- Band: BANCO DEL MUTUO SOCCORSO
- Durata: 00:45:00
- Disponibile dal: 28/02/2025
- Etichetta:
- Saifam
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Il Banco del Mutuo Soccorso è una band certamente nota per essere tra i gruppi di prog rock italiano più importanti ed apprezzati. Dopo la morte dello storico cantante Francesco Di Giacomo, avvenuta nel 2015, il tastierista Vittorio Nocenzi ha raccolto l’impegno di rinnovare la formazione e portare avanti il moniker. Il nuovo corso della band ha dato vita ad una trilogia dedicata all’esistenza umana, che ha portato alla pubblicazione degli splendidi “Transiberiana” nel 2019 e “Orlando: Le Forme Dell’Amore” nel 2022, giungendo adesso al terzo capitolo, con il full-length “Storie Invisibili”.
Il nuovo lavoro racconta di dodici personaggi che non sono passati alla storia, persone comuni che in certi casi si sono trovate però nel bel mezzo di eventi o di cambiamenti radicali. Per fare qualche esempio, “Studenti” fa vedere la rivolta studentesca del ’68 e del Maggio Francese dal punto di vista di uno studente; “L’Ultimo Moro Dell’Alhambra” parla della disperazione di un ‘moro’ che deve abbandonare la terra dov’è nato dopo la Reconquista spagnola; “La Casa Blu” è il lamento di un ucraino a cui hanno bombardato la casa a causa di un’assurda guerra; “Sarà Ottobre” racconta i dubbi e le speranze di due ragazzi durante la Rivoluzione d’Ottobre del 1917, che ha messo fine all’Impero degli zar; altri brani riguardano semplici storie di persone normali, come nel caso de “Il Mietitore” o della sognante “Senza Nuvole”.
In generale, la band per questo disco ha optato per seguire una linea alquanto essenziale: i pezzi sono molto incentrati sulla forma-canzone, con arrangiamenti abbastanza semplici, spesso focalizzati su voce e piano o con un approccio a volte molto cantautorale, come avviene nel caso ad esempio di “Il Pittore” o di “Il Mietitore” (quest’ultima ci ha un po’ persino ricordato Rino Gaetano).
Ogni tanto viene concesso comunque spazio per qualche divagazione strumentale, giusto per ricordarci l’anima prog che ha sempre caratterizzato la musica del Banco: in tal senso, potremmo citare “L’Ultimo Moro Dell’Alhambra”, “Sarà Ottobre” e “Spiegami Il Cielo”, dove la voce di Tony D’Alessio lascia spazio ai synth dei Nocenzi (il padre Vittorio e il figlio Michelangelo) e al chitarrista Filippo Marcheggiani, sempre elegante e squisito nel suo tocco sia con la chitarra elettrica che con l’acustica (ad esempio in “Sarà Ottobre” e “Solo Meraviglia”).
Diciamo che in linea di massima l’album ci sembra un po’ meno brillante e ispirato rispetto ai due precedenti: è però un fatto positivo che la band prosegua nel proporre buona musica sempre con la consueta classe ed eleganza, senza stare soltanto a scrutare indietro in retrospettiva i fasti del passato, ma guardando avanti con nuovi album e tour.
Nulla a che vedere dunque con i capolavori della band, però “Storie Invisibili” è un disco con diverse buone canzoni, che si sforza di essere un po’ controcorrente e di farci vedere determinate situazioni non solo dal punto di vista di chi fa la storia, ma anche da quello di chi, in un certo senso, la subisce, fornendo interessanti spunti di riflessione anche rispetto a quello che avviene al giorno d’oggi.