BARATRO – The Sweet Smell Of Unrest

Pubblicato il 30/01/2024 da
voto
7.0
  • Band: BARATRO
  • Durata: 00:39:00
  • Disponibile dal: 02/02/2024
  • Etichetta:
  • Improved Sequence

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Duro, cupo, essenziale. “The Sweet Smell Of Unrest” annette a sé tutte quelle caratteristiche somatiche che siamo soliti associare al noise, al doom, al post-hardcore, ovvero i tre pilastri stilistici ai quali il terzetto si riferisce per il suo urticante impasto sonoro.
Il gruppo si forma sull’asse tra Stati Uniti e Italia, dall’incontro in quel del Cox 18 milanese (famoso centro sociale meneghino) del bassista degli Unsane, Dave Curran, il chitarrista dei Council Of Rats, Federico Bonuccelli, completati in seguito dal batterista dei Marnero, Luca Antonozzi. L’anno di avvio delle operazioni è il 2018, poi un po’ i vari lockdown, un po’ altri impegni dei musicisti coinvolti, i lavori sono proseguiti a rilento. Un EP di sei brani nel 2021 è la prima pubblicazione ufficiale, cui segue ora il primo disco.
Un album per affezionati di un certo modo di intendere il noise rock e le sue ramificazioni all’interno del tessuto metal (preferibilmente estremo) contemporaneo, per restituirci un universo di note fosco, denso, terribilmente claustrofobico. È un suono acrimonioso e magmatico quello dei Baratro, che tengono perfettamente fede alle promesse indotte da un tale monicker e dal titolo dell’album. “The Sweet Smell Of Unrest” non è uno di quei dischi che si perde in mille rivoli, la prende larga, sta tanto a girarci intorno ai concetti. Prima di tutto, si alza il volume e si randella. L’ombra lunga degli Unsane è per forza di cose incombente e ciò non è affatto un male: il basso gorgogliante di Curran e la sua voce sprezzante sono l’epicentro delle nervose peregrinazioni del terzetto, che si muove a scatti e rantoli, abbondando in dissonanze e momenti carichi di tensione.
I tempi spezzettati e poco lineari, ma intrinsecamente gravidi di tensione e ostilità, sono tipicamente noise, mentre il suono di chitarra e basso si coagulano in qualcosa di fortemente cupo, grumoso, facendo slittare verso l’hardcore più contorto i singoli episodi. Vengono in mente anche i Ken Mode più ferali, soprattutto quando i tempi rallentano e la pesantezza va al contrario aumentando.
Piace l’idea di non fermarsi a un unico modo di costruire e interpretare il genere, applicando a volte divagazioni atmosferiche di senso compiuto, costruite con intelligenza. “The Bad, The Bad And The Ugly” ne è il miglior esempio: contrassegnata pure da ottime voci pulite, strizza l’occhio ai Neurosis intrippati di folk apocalittico, aprendo il campo a sensazioni meno immediate, anche se con i Baratro il discorso rimane sempre aspro, i graffi e le contusioni sono da mettere in conto anche quando i registri si fanno meno duri. La potenza d’azione e il cupo alone che avviluppa l’album nella sua interezza sanno invece di metal estremo e in particolare del doom quando si fa putrido e cavernoso, corrotto e instabile.
Non sarebbe male, per il futuro, dare ancora più spazio alle aperture più ariose. Qui la band si sposta in territori più imprevedibili, evocando in qualche misura i paesaggi crepuscolari dei Red Harvest, quando si dedicavano a composizioni doom e dilatate. È il caso di “Adherence”, una delle migliori tracce di “The Sweet Smell Of Unrest”, proprio per il suo essere articolata, ambigua, non perfettamente catalogabile. Si nota inoltre una vena acida, caustica, tragicamente beffarda in come suonano i Baratro, una specie di amara disillusione che permea l’intero loro operato. A maggior ragione, l’ampliamento di queste fasi meno battenti e incalzanti, ma gravide di sensazioni, potrebbe dare ancor miglior slancio al trio.
Istinto, vitalità, sentimenti negativi e un impatto notevole fanno comunque di quest’album un’esperienza sonora crudamente intensa: per gli amanti di Unsane, Ken Mode e tutto ciò che è incrocio da noise, hardcore e metal estremo, un ascolto da segnarsi in agenda.

TRACKLIST

  1. Fighting The Parking Meter
  2. Pay Dirt
  3. The Bad, The Bad And The Ugly
  4. Don't Look At Me, I'm Hideous
  5. Adherence
  6. It's Your Fault Timmy
  7. Pope Of Dope
  8. Nervous Wreck
  9. Grotesque
  10. Simp
  11. Glutton
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