• Band: BARREN CANYON
• Durata: 00:35:16
• Disponibile dal: 17/09/2018
• Etichetta:
• Avantgarde Music
• Distributore: Audioglobe

Dopo un primo album risalente al 2014, i Barren Canyon approdano con questo “World Of Wounds” su Avantgarde, etichetta che mostra per l’ennesima volta la capacità di pescare ottime proposte di matrice atmosferica nel Mare Magnum di Bandcamp e dintorni – vincendo l’ennesima scommessa. Il duo canadese, forte di diverse esperienze nell’underground (citiamo la partecipazione di Mike Kirkenbrannsår a un lavoro degli Spectral Wound, tra le altre), è esemplare di quella scuola space, recente ma ormai consolidata, che sa donare emozioni guardando parimenti all’esperienza black metal e a conturbanti derive che occhieggiano smaccatamente alla psichedelia in senso lato. Il loro sound, soprattutto nell’opener “Congress Of Oak”, parla in primis la lingua del Mortiis più avvolgente, ma riflette anche un amore per il krautrock che, se sdoganato già in tempi non sospetti da Euronymous con la mitica “Silvester Anfang”, pare aver trovato una strada di ritorno tutt’altro che sotterranea nella produzione di molti blackster contemporanei. Il brano, oltre ai possenti tappeti di tastiere, mette in mostra comunque anche diverse accelerazioni che confermano lo spirito più aggressivo del genere, mentre nella seguente “Taiga Blooms”, dalla cadenza decisamente più catacombale, è solo il cantato filtrato e in scream a offrire spunti più canonicamente black; ma è comunque sui passaggi di piano perfettamente intersecati ai paesaggi dilatati di synth che il duo offre il suo meglio e sa conquistare nel profondo. Non è forse l’originalità il punto di forza di questa proposta, ma parliamo pur sempre di un approccio che ha trovato proprio nelle proposte di questa etichetta, come detto, il suo sdoganamento; e se siete a caccia di immaginarie colonne sonore suonate dai Tangerine Dream in corpsepaint, non resterete affatto delusi.