BARREN EARTH – On Lonely Towers

Pubblicato il 17/04/2015 da
voto
7.0
  • Band: BARREN EARTH
  • Durata: 00:57:41
  • Disponibile dal: 30/03/2015
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: Universal

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Dopo gli inizi scoppiettanti di carriera, con l’EP d’esordio “Our Twilight” e i due album “Curse Of The Red River” e “The Devil’s Resolve” pubblicati tutti nell’arco di tre anni, la storia del super-gruppo finnico Barren Earth sembrava destinata ad un futuro incognito da quando il vocalist Mikko Kotamaki ha dovuto abbandonare il progetto causa i pressanti impegni con la propria band principale, gli Swallow The Sun. Invece, per nulla sfiduciati dall’accaduto e anzi rinvigoriti, eccoli qua i Nostri, con il nuovo “On Lonely Towers” nei negozi ed un altro cantante dietro il microfono, rispondente al nome di Jòn Aldarà, finora all’opera nei doomster faroesi Hamferd. E proprio questo ingresso in line-up, secondo noi, ha determinato buona parte dei cambiamenti nel suono della band, oggi molto più legato agli estremi opposti progressive e death-doom metal e contemporaneamente depurato dai tanti richiami passati al folk scandinavo, richiami che facevano sembrare i Barren Earth spesso troppo apparentati con gli Amorphis e i già citati Swallow The Sun – ricordiamo la presenza in formazione di Olli-Pekka Laine e Kasper Martenson, rispettivamente ex-basso ed ex-tastiere proprio degli Amorphis. Ma stavamo concentrandoci sulla new entry alle vocals, Jòn Aldarà: rispetto a Kotamaki, Jòn possiede un più ampio spettro vocale, che passa abilmente da un profondo growl ad un pulito espressivo e recitato, fino a giungere quasi a picchi operistici. Capirete che, con un singer così a disposizione, gli esperti musicisti dei Barren Earth si saranno trovati ad aver a che fare con la loro voglia di sperimentare e spingersi oltre, alzando il piede dal pedale del freno dell’inventiva e sentendosi liberi di creare. E in effetti “On Lonely Towers” è decisamente più personale e originale dei precedenti due lavori sulla lunga distanza, avente al suo interno tutta la maestria, la professionalità e l’esperienza degli attori in gioco. D’altro canto, però, non sempre le scelte stilistiche si rivelano vincenti. Perlomeno non subito, ecco. Perchè l’impressione che ci siamo fatti di “On Lonely Towers” è assolutamente positiva, ma anche carica di qualche perplessità: troppe lungaggini e prolissità in diversi frangenti; un songwriting che appare non perfettamente organico, forse bisognoso di snellire qualche dettaglio e di divenire più conciso; si è perso parecchio in accessibilità e immediatezza, ma questo è probabilmente un aspetto che i Barren Earth devono aver messo in previsione già una volta deciso di abbondare con la vena progressive. Quindi va dato atto di coraggio ai Nostri, che comunque piazzano in tracklist delle buone canzoni quali “Set Alight”, “Frozen Processions” e “The Vault”, nella quale lo spettro flautato dei Jethro Tull aleggia veramente imperioso. Mentre, al contrario, la title-track, “A Shapeless Derelict” e “Howl”, pur alternando momenti entusiasti ad altri meno, lasciano un po’ di amaro in bocca anche dopo diversi ascolti. Ascolti di cui “On Lonely Towers” ha ripetuto bisogno per essere apprezzato in tutte le sue sfumature, che crediamo in futuro possano essere meglio gestite da una formazione che comunque ha poco da invidiare a chiunque in ambito di velleità compositive. Lavoro di transizione, da assaporare con calma e pazienza. E vedremo con il prossimo cosa succederà…

TRACKLIST

  1. From The Depths Of Spring
  2. Howl
  3. Frozen Processions
  4. A Shapeless Derelict
  5. Set Alight
  6. On Lonely Towers
  7. Chaos The Songs Within
  8. The Vault
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