7.0
- Band: BASTARD PRIEST
- Durata: 00:36:45
- Disponibile dal: 07/11/2011
- Etichetta:
- Pulverised Records
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L’old school più intransigente e ostentato è ormai diventato una sorta di mini-trend all’interno della scena death metal. Negli ultimi anni le band devote a un sound senza fronzoli e fortemente ancorato alle vecchie tradizioni sono spuntate come funghi e, di conseguenza, come sempre avviene, si sono moltiplicate anche le brutte copie o i gruppi che hanno poca ragione di esistere. I qui presenti Bastard Priest possono per fortuna venire inseriti nella frangia delle realtà convincenti, assieme a band come Death Breath, Necrovation, Undead Creep, Repuked o Morbus Chron. Trattasi di un duo con base in Svezia composto dal batterista/cantante Matt Mendoza e dal chitarrista/bassista/cantante Inventor, che con questo “Ghouls Of The Endless Night” è giunto al traguardo del secondo full-length in soli due anni. Il sound, neanche a dirlo, è assai debitore dei classici, sia svedesi che americani: si va dal suono crudo con velleità hardcore-punk dei vecchi Nihilist/Entombed a trame più serrate e maligne, che riprendono vari insegnamenti dei Death di “Scream Bloody Gore” e “Leprosy”. Importante, poi, la mano del produttore Fred Estby (Necronaut, ex Dismember), che conferisce al disco un groove ruvidissimo, quasi di impostazione crust; cornice ideale per una band che punta parecchio su strutture snelle e arrembanti. Un’urgenza genuina, che a volte, specie nel finale, si traduce in una vaga ripetitività, ma che di certo non lascia indifferenti. I Bastard Priest sanno come e dove colpire e lo fanno senza ripensamenti, andando dritto al sodo coadiuvati da una buona ispirazione nel riffing. La title track è una piccola perla, ma tutto l’album, nel complesso, si dimostra un bell’ascolto. Se il morbo old school vi ha contagiato da tempo, non vediamo dunque perché dobbiate ignorare l’operato di questi ragazzi, che senza dubbio fanno ciò che fanno piuttosto bene. Ancora una volta, largo all’ignoranza.
