7.0
- Band: BASTARDOGS
- Durata: 00:36:53
- Disponibile dal: 17/04/2014
- Etichetta:
- Street Symphonies Records
- Distributore: Andromeda
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Debutto discografico per i Bastardogs, band genovese che punta tutto sulla nostalgia per i favolosi anni Ottanta. Il gruppo, fondato nel 2010, arriva oggi, dopo numerosi cambi di line up, a rilasciare questo “No Pain No Gain” per la Street Symphonies. Il sound proposto dai Bastardogs è quanto di più classico ci si possa immaginare, un mix delizioso tra innumerevoli band, Judas Priest d’annata, primi Iron Maiden, i Guns N’ Roses più duri di “Appetite For Destruction” ed i Motley Crue quasi heavy metal di “Shout At The Devil”, ma anche Twisted Sister, W.A.S.P. e Motorhead, che spesso vengono fuori prepotenti dai solchi del disco; certo, possiamo riscontrare anche influenze moderne, come Crashdiet (una canzone, “Edge Of Youth”, è dedicata al suicidio di Dave Lepard) o Hammerfall, che nel chorus dell’opener “N.U.S.U.” vengono praticamente plagiati per il ritornello di “Hearts On Fire”, ma sono influenze molto limitate. Il songwriting è concreto, non molto vario ma molto piacevole, e la prova strumentale dell’intera band è davvero buona; la voce sguaiata del cantante/chitarrista Bonne si integra alla perfezione con il muro di chitarre eretto con il compagno Andy K., e la sezione ritmica, composta da Cosme al Basso ed Atta alla batteria, spinge in maniera inarrestabile le canzoni di questo album. La produzione è forzatamente anticata, e suona decisamente vintage, lo-fi, vecchia scuola, usate la definizione che volete, tanto che ad un primo ascolto al buio si fatica a credere che questo sia un album uscito nel 2014. I Bastardogs lanciano uno sguardo verso un passato molto lontano, e lo fanno in maniera vincente.