6.0
- Band: BATTLECROSS
- Durata: 00:35:54
- Disponibile dal: 21/08/2015
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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I Battlecross ritornano con un nuovo album, intitolato “Rise To Power”, quarto della loro discografia, che segue di un paio d’anni i buoni riscontri ottenuti con “War Of Will”. Lo stile della band parte da una base thrash, per andare a sfociare spesso e volentieri nel melodic death o nel metalcore. I ritmi di solito sono veloci, ma non mancano stacchi più cadenzati o addirittura melodici: anzi, in un paio di brani, come “Blood & Lies” e “The Path”, ci sono persino delle intro di chitarra acustica che potrebbero far pensare a delle ballate, mentre invece esse si trasformano in frangenti in cui la band dà sfogo a tutta la propria rabbia e alla propria potenza. Da notare, altresì, come il chitarrista Tony Asta inserisca degli assoli non necessariamente veloci ma sempre alquanto melodici, che conferiscono un effetto particolare all’interno del brano. Al di là comunque di questi accorgimenti e di queste particolarità, superato il primissimo impatto, la musica dei Battlecross difficilmente riesce a colpire: la band suona bene, non lo si mette in dubbio (buono peraltro l’innesto del nuovo batterista Alex Bent, già con loro dal vivo l’anno scorso), ma man mano che si procede nell’ascolto i brani tendono ad essere inevitabilmente troppo ripetitivi. I Battlecross dicono di non voler semplicemente “riciclare” il classico sound thrash e questo probabilmente è vero, però neppure riescono a compiere un significativo salto di qualità: il fatto che accolgano influenze crossover (che possono derivare, ad esempio, dai Lamb of God, dai Children Of Bodom o, più in generale, dal melodic death svedese) non si rivela sufficiente perché questi elementi non appaiono rielaborati in un mix convincente né tale da farli davvero distinguere rispetto a miriadi di altre band. A conti fatti, “Rise To Power” non è un disco da bocciare, ma è pur vero che la tracklist scorre via senza entusiasmare, e quando si arriva alla fine la voglia di ricominciare l’ascolto è davvero poca.