voto
7.5
7.5
- Band: BEHEMOTH
- Durata: 00:41:09
- Disponibile dal: 07/08/2009
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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E al fin arrivarono su Nuclear Blast. La strada è stata lunga, impervia. Chissà, se i polacchi Behemoth non avessero fatto quel famoso tour con i Deicide che fine avrebbero fatto. E si perché il buon Benton, mentre “rovinava” il suo gruppo, “convinceva” il buon Nergal a lasciare stare il black metal, roba da mocciosi, per suonare un death metal granitico e d’impatto. Ed ecco quindi che, complice la presenza in formazione di un fenomeno alla batteria qual è Inferno, la svolta prese piede e i Behemoth cominciarono a sfornare album di una possanza invidiabile, trovando la via nel death metal cupo, nero, veloce e devastante che li ha poi resi famosi. Con questo “Evangelion” la missione si compie, il gruppo è arrivato su un’etichetta prestigiosa e la formula magica che ha consentito loro di scalare le vette del death metal, trova in questo episodio l’ennesima mini-revisione. L’album infatti non si discosta molto da quanto fatto in precedenza. Troviamo ancora un suono fantastico, che nonostante il budget più ricco a disposizione rimane sempre molto death metal, molto live. Questo esalta il lavoro alla batteria di Inferno, drummer giunto oramai a livelli fenomenali, e anche la chitarra di Nergal, che dosa senza mai eccedere riff veloci, stacchi e fischi vari. C’è tutto quindi in questo “Evangelion”. C’è poi, rispetto al passato, un’accentuazione di cori, di parti epiche e di arrangiamenti che prima avevano meno spazio. E’ così che alla furia iconoclasta di “Shemhamforash”, faranno eco i i cori e le atmosfere epiche di “Ov Fire And The Void”, canzone che viaggia a ritmo basso e che per la quale è già stato pubblicato un video. E poi altri grandi brani, come la cupissima “He Who Breeds Pestilence”, veramente oscura con i suoi riff, la potenza controllata di “Alas, Lord Is Upon Me”, brano molto evocativo, e poi ancora sfuriate death brutali fino ad arrivare all’ultima “Lucifer”, otto minuti di pura epicità, brano molto simile a quanto fatto dai Nile, una soluzione nuova e molto efficace. “Evangelion”, nella mente di Nergal e non solo, è il disco che consacrerà in maniera definitiva i Behemoth: il gruppo ha curato alla perfezione ogni dettaglio e il risultato è di valore assoluto. Ascolto obbligatorio.