voto
7.0
7.0
- Band: BELPHEGOR
- Durata: 00:40:07
- Disponibile dal: 12/01/2011
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Una carriera che quest’anno festeggia il ventennale di attività e che ha prodotto otto LP, questo il curriculum degli austriaci Belphegor che con “Blood Magick Necromance” bagnano il 2011 con un album che li risolleva rispetto al precedente lavoro, “Bondage Goat Zombie”, parso sciatto e poco ispirato. La nuova opera del terzetto capitanato dal biondo Helmuth si avvale di una produzione granitica ad opera di Peter Tägtgren che, se da un lato ha sicuramente ammorbidito le sonorità aspre degli esordi dei Belphegor, dall’altro ha conferito al gruppo un suono più “svedese” che ben si presta alle buone atmosfere disseminate lungo la variegata tracklist. Abbiamo già descritto in separata sede come i Belphegor abbiano imparato ad arricchire e ad arrangiare i loro brani con sprazzi di melodia nel corso degli anni. Questo nuovo "Blood Magick Necromance" non fa eccezione, anzi, esalta questa caratteristica del gruppo che preferisce quindi, con la maturità, puntare maggiormente sull’articolazione dei brani piuttosto che sull’impatto. I fan oltranzisti della band non si mettano addosso ansie: le parti brutali e prettamente death metal sono sempre presenti, e in larga parte. I Belphegor però hanno imparato nel corso degli anni a miscelare la brutalità dei vari “Necrodeamon Terrorsatan”, “The Last Supper”, alla fase melodica. Fra i migliori episodi dell’album in questione si segnalano “Rise To Fall And Fall To Rise”, brano-manifesto dei Belphegor 2011, la stessa titletrack, altro esempio di pezzo ben scritto e “Discipline Through Punishment”, mid-tempo dove l’armonia raggiunge l’apice del disco. La voce di Helmuth rimane l’elemento che marchia ogni produzione Belphegor, e da questo punto di vista i fan del gruppo possono rimanere tranquilli. Un buon ritorno in pista che attende ora la verifica sul palco.